ROCCANTICA (RI)

Già nell'840 d.C. esisteva nella zona un insieme di casolari sparsi noto con il nome di Fundum Antiquus: successivamente l'invasione saracena costrinse gli abitanti a rifugiarsi sulle pendici del monte Pizzuto ed a formare un borgo.

Deve il suo aspetto fortificato alla funzione di avamposto difensivo della Santa Sede svolta fino a tempi piuttosto recenti.

Il paese è dominato dal Castello, inespugnabile Rocca da cui deriva il nome dell'abitato: della struttura originaria resta oggi soltanto la torre circolare, mentre il resto ha subito notevoli rimaneggiamenti successivi.

Il paese è circondato da uliveti, che costituiscono una delle maggiori ricchezze della zona ed offre al visitatore la possibilità di godere di splendidi panorami dei colli Sabini e del monte Soratte.

A poca distanza dal centro abitato, percorrendo un sentiero che si snoda tra boschi di faggi, querce e lecci è possibile raggiungere, tra l'altro, la Fonte Regina, posta a 880 m.; continuando a salire, si può raggiungere il Monte Pizzuto, che con i suoi 1288 m. è il monte più alto di tutta la Sabina. 

Eremo di San Leonardo
Eremo rupestre risalente all'VIII-IX secolo, epoca in cui era fortissima la spinta al romitaggio ascetico propugnata da Leonardo da Noblac.

Un gioiello tra le montagne, sicuramente opera di un seguace del Santo: due stanzette scavate nella roccia, una di abitazione ed una dedicata alla preghiera.

Una polla d'acqua che misteriosamente mantiene sempre lo stesso livello. Un piccolo forno. Alle pareti alcuni affreschi molto successivi raffiguranti San Leonardo e Santa Caterina, riconducibili a Jacomo-Jacopo da Roccantica, "ragazzo di bottega" del Coleberti.

Chiesa Parrocchiale di S. Maria Assunta
Edificata a partire dal 1740, conserva al suo interno una Madonna in Trono con Gesù Bambino tra gli Angeli e i Santi della seconda metà del XVI secolo attribuita a Bartolomeo Torresani. 

Chiesa di S. Caterina di Alessandria
Di dimensioni particolarmente ridotte, è nota per gli affreschi che ne impreziosiscono l'interno, risalenti al 1430 e realizzati da un pittore molto celebre all'epoca, Pietro Coleberti da Priverno.

Revotano
Ampia cavità carsica del diametro di circa 250 m. che si apre sul versante del monte circostante l'abitato.

Secondo un'antica leggenda, un sommovimento della terra (appunto "u revotanu", in dialetto) fece sprofondare il nucleo abitato originario di Roccantica da questa zona a quella dove sorge attualmente.