Perù

Sono state le grandi civiltà che si sono susseguite nella sua storia a rendere il Perú un luogo così affascinante.

Potete passeggiare per le vie di città coloniali che hanno conservato il carattere dei conquistadores spagnoli, visitare l'antica capitale inca di Cuzco, esplorare la città perduta di Machu Picchu e riflettere sull'enigma delle linee di Nazca.

Non occorre fermarsi in Perú molto a lungo per rendersi conto che il 'Nuovo Mondo' possedeva una ricca e complessa cultura già migliaia di anni prima che Pizarro apparisse indossando buffi abiti.

Tutto questo si trova in un paese che vanta uno dei paesaggi più vari e spettacolari del Sud America.

Le Ande peruviane sono di certo le più belle del continente e sulle montagne vivono milioni di indios degli altipiani che parlano ancora l'antica lingua quechua e mantengono uno stile di vita tradizionale.

Il verdeggiante bacino amazzonico, che occupa metà del Perú, è una delle più importanti zone al mondo per la biodiversità: una distesa di foresta pluviale tropicale che vi farà restare a bocca aperta non appena inizierete a conoscerne la ricca flora e fauna.

I deserti costieri, con le loro enormi dune ondulate, le oasi di terra coltivata e i villaggi di pescatori, benché scarsamente apprezzati dai visitatori, offrono una fantastica opportunità per allontanarsi dal sentiero dei Gringos.

Ma non dovete essere zoologi, antropologi o alpinisti per godervi il Perú. Tutto ciò di cui avete bisogno è curiosità, amore per i paesaggi e interesse per la storia.

A colpo d'occhio

Nome completo del paese
Repubblica del Perú

Superfice
1.285.220 kmq

Capitale
Lima

Composizione etnica
45% amerindi, 37% meticci (discendenti di amerindi ed europei), 15% d'origine spagnola, 3% neri e minoranze asiatiche

Lingua parlata
spagnolo (lingua ufficiale), quechua (lingua ufficiale), aymara

Religione
90% cattolica, protestante

Ordinamento dello stato
repubblica presidenziale

 

Settori/prodotti principale
oro, rame, zinco, pasta di legno, carta, foglie di coca, acciaio, petrolio greggio, tessuti, abbigliamento, industria alimentare, pesce e farina di pesce, cementifici, assemblaggio di automobili, cantieri navali, caffè, canna da zucchero, riso, frumento, cereali, patate, manzo, pollame, latticini

Principale partner commerciali
USA, Regno Unito, Svizzera, Cina, Giappone, Cile, Brasile, Spagna, Venezuela, Colombia, Giappone

Documenti ed info utili

Visto
i cittadini italiani che si recano in Perú per turismo non hanno bisogno del visto per un soggiorno fino a 90 giorni. All'arrivo in Perú o sull'aereo si riceve una carta turistica (un foglio in duplice copia) che bisogna compilare: una copia viene tenuta dai funzionari dell'immigrazione e l'altra resta a voi. Non si paga nulla, ma non perdetela perché è necessaria per lasciare il paese. Oltre al passaporto e alla carta turistica, ufficialmente bisogna avere il biglietto di ritorno o di proseguimento del viaggio

Rischi sanitari
dengue, mal di montagna, colera, epatite, febbre gialla, malaria (nelle pianure), rabbia e tifo. La vaccinazione contro la febbre gialla è indispensabile se si pensa di visitare le zone orientali delle Ande o il bacino amazzonico

Elettricita
la maggioranza degli impianti funziona con una corrente alternata a 220V, 60 Hz

Fuso orario
cinque ore indietro rispetto al meridiano di Greenwich

Pesi e misure
sistema metrico decimale

Quando andare

La stagione turistica in Perú va da giugno ad agosto e coincide con la stagione secca, il periodo migliore per visitare il paese per chi intende fare escursioni. I viaggiatori si recano negli altipiani tutto l'anno, anche se durante i mesi più piovosi (da gennaio ad aprile) si rischia di fare trekking in mezzo al fango. Molte delle fiestas più importanti cadono nei mesi piovosi e le celebrazioni proseguono indisturbate nonostante la forte pioggia.

Sulla costa, i peruviani vanno in spiaggia durante il periodo soleggiato, che va da fine dicembre a fine marzo, benché siano poche le spiagge particolarmente belle. Per il resto dell'anno, la zona costiera è avvolta nella nebbia. Nelle foreste pluviali orientali, ovviamente piove molto. I mesi più umidi vanno da dicembre ad aprile, sebbene i turisti non disdegnino anche questo periodo, dato che raramente piove per più di poche ore e resta ancora molto sole da godersi.

Eventi e Manifestazioni

Le festività più importanti sono in genere quelle del calendario liturgico cattolico, che spesso vengono celebrate con grande sfarzo, specialmente nei villaggi indios degli altipiani, dove le ricorrenze cattoliche coincidono spesso con una tradizionale festa dell'agricoltura. Tra le feste principali vi sono il Carnevale (febbraio-marzo), particolarmente popolare sugli altipiani dove viene celebrato con numerosi combattimenti acquatici; l'Inti Raymi (24 giugno), la più importante delle feste inca, durante la quale si eseguono spettacolari danze e parate; l'anniversario dell'Indipendenza del Perú (28 luglio); il giorno dei Morti (2 novembre), in occasione del quale vengono portati cibo, bevande e fiori in omaggio sulle tombe di famiglia; e la Festa di Puno (5 novembre), durante la quale la gente indossa sgargianti costumi e vengono eseguite danze lungo le strade della cittadina.

Sport e tempo libero

Il trekking e l'alpinismo sono le attività più praticate sulle Ande durante la stagione secca, da maggio a settembre. La pista più famosa del continente è l'Inca Trail che si snoda per 33 km a ovest di Cuzco. L'escursione dura tre giorni e l'equipaggiamento si può noleggiare a Cuzco. Huaraz, a nord di Lima, è il centro di alpinismo e trekking del Perú ed è qui che svetta lo Huascarán (6768 m), la montagna più alta del paese. Equipaggiamento, conducenti e guide si trovano senza difficoltà. Il periodo migliore per le escursioni è quello compreso tra giugno e agosto.

A Iquitos potrete organizzare trekking nella giungla. Probabilmente saranno le guide stesse ad avvicinarvi, ma la loro preparazione e affidabilità varia notevolmente, cercate quindi di farvi consigliare da qualcuno e siate prudenti. Le compagnie migliori che gestiscono lodge nella giungla possono aiutarvi a trovare guide fidate. Le escursioni possono avere qualunque durata, da un giorno a più di una settimana; portatevi molto spray contro le zanzare.

È possibile praticare rafting sul Río Urubamba, nei pressi di Cuzco, mentre sullo Yarinacocha si possono fare piacevoli gite in canoa. La Península de Paracas e le vicine Islas Ballestas vantano la riserva ornitologica e quella marina più famose della costa peruviana, inoltre, da gennaio a marzo, si possono fare fantastiche nuotate presso spiagge isolate. Le visite alle riserve vengono organizzate tutti i giorni e costano abbastanza poco. Nella città di Ica, sulla costa meridionale, si possono visitare le bodegas (aziende vinicole), mentre vicino ad Arequipa si può prendere parte a visite guidate del Colca Canyon.

Storia

I primi abitanti del Perú erano cacciatori/raccoglitori nomadi che vivevano in grotte nelle regioni costiere del paese. Il sito archeologico più antico, la grotta di Pikimachay, risale al 12.000 a.C. Prodotti come cotone, fagioli, zucche e peperoncini iniziarono a essere coltivati intorno al 4000 a.C. Più tardi, civiltà avanzate come quella di Chavín introdussero nel paese la tessitura, l'agricoltura e la religione. Verso il 300 a.C., questo popolo inspiegabilmente scomparve, ma durante i secoli diverse altre civiltà si distinsero, tra cui quelle dei Salinar, dei Nazca, di Paracas Necropolis e dei Wari (Huari). Verso l'inizio del XV secolo gli Incas avevano già acquisito il controllo di gran parte della regione, riuscendo perfino a estendere la loro influenza in Colombia e in Cile.

Tra il 1526 e il 1528, il conquistador spagnolo Francisco Pizarro esplorò le aree costiere del Perú e, attirato dalle ricchezze dell'impero inca, ritornò in Spagna allo scopo di raccogliere denaro e reclutare gli uomini per organizzare un'altra spedizione nel paese. Fece ritorno in Perú e, dopo aver marciato su Cajamarca, nel nord del paese, catturò, tenne in ostaggio e infine giustiziò l'imperatore degli Incas, Atahualpa, nel 1533. Nel 1535, Pizarro fondò la città di Lima, ma fu assassinato sei anni più tardi. La ribellione dell'ultimo capo inca, Manco Inca, finì ingloriosamente nel 1572 con la sua decapitazione.

I successivi due secoli furono un periodo pacifico, durante il quale Lima divenne il principale centro politico, sociale e commerciale dei paesi andini. Tuttavia, lo sfruttamento della popolazione indigena da parte dei conquistatori spagnoli portò, nel 1780, a una rivolta guidata da Tupac Amaru II. L'insurrezione ebbe vita breve e molti dei capi furono catturati e giustiziati. Il Perú rimase fedele alla Spagna fino al 1824, quando fu liberato da due stranieri: il venezuelano Simón Bolívar e l'argentino José de San Martín. Nel 1866 il Perú vinse un breve conflitto con la Spagna, ma fu umiliato dal Cile nella guerra del Pacifico (1879-1883), che si concluse con la perdita di redditizi giacimenti di nitrato nel deserto dell'Atacama. Nel 1941, il Perú entrò in guerra anche con l'Ecuador per via di una disputa di confine. Il trattato di Rio de Janeiro del 1942 concesse l'area a nord del Río Marañón al Perú, ma la decisione fu fortemente contestata dall'Ecuador.

Nel 1965, l'Esercito di Liberazione Nazionale organizzò azioni di guerriglia d'ispirazione cubana senza alcun esito, ma negli anni '80, una serie di scioperi su scala nazionale, accompagnati da una violenta insurrezione guidata dai guerriglieri del gruppo d'ispirazione maoista denominato Sendero Luminoso, portarono all'instabilità politica. In questo periodo guadagnò consensi anche un'altra formazione di guerriglieri, il Movimento Rivoluzionario Tupac Amaru (MRTA). Tuttavia, con la vittoria alle elezioni presidenziali del 1990 di Alberto Fujimori (erroneamente soprannominato El Chino, per via delle sue origini giapponesi) sul romanziere peruviano Mario Vargas Llosa e la cattura, nel 1992, dei leader del MRTA e di Sendero Luminoso, il paese cominciò a sperare in un prolungato periodo di pace. Nonostante la rapida crescita economica, la minaccia principale per la stabilità della nazione restava la disoccupazione e la conseguente povertà. Fujimori fu rieletto nell'aprile del 1995, con una larga vittoria sull'ex segretario delle Nazioni Unite, il generale Javier Pérez de Cuellar. Nel 1998 fu firmato un trattato con l'Ecuador, che risolveva pacificamente la controversa disputa sui territori di confine che durava da 57 anni, aprendo la strada all'aumento degli investimenti stranieri in entrambi i paesi. Nel novembre 1999, il Perú e il Cile hanno risolto la loro ultima disputa territoriale di lunga data in merito all'importante lingua di terra di Arica.

Il mondo ha osservato con interesse le elezioni svoltesi nell'aprile 2000, in occasione delle quali Alejandro Toledo, un indiano andino di umili origini divenuto un economista della Banca Mondiale, si candidò alla presidenza sfidando il già due volte presidente Alberto Fujimori. Una settimana prima che il paese si recasse alle urne per la seconda volta, Toledo inoltrò un reclamo formale al Comitato Elettorale Nazionale perché prestasse maggiore attenzione alla corruzione elettorale, una mossa che determinò una risposta dall'Organizzazione degli Stati Americani (OAS), la quale annunciava che l'Ufficio Elettorale Nazionale aveva bisogno di maggior tempo per correggere le 'carenze' riscontrate nelle operazioni di voto. Toledo istruì i suoi seguaci a scrivere 'No alla frode' sulle loro schede elettorali e all'ultimo momento si ritirò dalle elezioni.

Fujimori è risultato vincitore di quella controversa e manipolata competizione elettorale. Si è tuttavia ritirato dal suo terzo mandato presidenziale in novembre ed è tornato in Giappone, anche in seguito allo scandalo per corruzione di cui si era reso protagonista il capo dei servizi segreti, e suo fidatissimo collaboratore, Vladimiro Montesinos.

Alle elezioni del giugno 2001 è stato eletto Toledo, primo presidente indio, che ha sconfitto al ballottaggio lo sfidante Garcia, leader dell'Alleanza popolare rivoluzionaria americana (Apra). Il nuovo presidente è riuscito a far poco per ricucire i rapporti con il governo.

Nel giugno 2002 a Arequipa e in altre città del sud del paese sono scoppiati disordini contro la privatizzazione, con cessione alla società belga Tractebel, di due compagnie elettriche, in contrasto a quanto Toledo aveva promesso in campagna elettorale. La maggior parte della popolazione è contraria alle privatizzazioni e a investimenti da parte di società straniere poiché in passato il ricorso ad essi ha provocato l'aumento dei prezzi e la corruzione, con ben pochi benefici per i cittadini. Per arrestare i disordini il presidente ha sospeso ogni tentativo di privatizzazione. Ne è conseguito il rimpasto del governo.

Dopo le amministrative di novembre il movimento del presidente, Perù possibile, ha ottenuto soltanto un governatorato su venticinque, mentre undici amministrazioni regionali sono andate al principale partito d'opposizione, l'Apra di Garcia, e le restanti tredici sono state affidate a candidati indipendenti. Per la prima volta in Perù le autorità regionali sono state liberamente elette ed è stato un importante passo verso la riforma dello stato. Il decentramento amministrativo voluto dal presidente sarà il terreno su cui proseguirà il confronto tra Toledo e Garcia.

Alla fine di maggio 2003, il presidente ha annunciato di aver affidato alle forze armate il controllo interno del paese scatenando l'immediata reazione della popolazione con scontri e scioperi a Huaraz, Chiclayo, Tacna e Iquitos, blocchi stradali a Pativulca e a Huancavelica. Toledo ha instaurato lo stato di emergenza che priva delle principali garanzie costituzionali, e in particolare della libera circolazione e dell'inviolabilità del domicilio. Questa misura è stata confermata per altri 60 giorni a partire dal 29 settembre 2003. Si sono avute notizie dell'intensificarsi dell'attività di gruppi terroristici che operano sulla scia di Sendero Luminoso.

Cultura

Prima della colonizzazione spagnola, l'arte in Perú consisteva soprattutto nella produzione di ceramiche, oggetti in metallo, lavori in pietra e tessuti. Gli Spagnoli introdussero l'urbanistica, creando città dalla pianta a scacchiera, e costruirono ville, chiese e monasteri che imitavano stili spagnoli come quello rinascimentale oppure il primo barocco. Con il passare del tempo, gli stili europei mostrarono una sempre maggiore influenza indigena, che portò gradualmente alla nascita di uno stile noto come mestizo (gli esempi migliori di architettura mestizo si possono trovare nelle chiese nei dintorni di Puno e Arequipa). Anche la pittura inizialmente si rifaceva a quella europea, ma mano a mano che gli artisti locali acquistavano sicurezza, a Cuzco si sviluppò uno stile nuovo e distintivo, che si distaccava dalla rappresentazione realistica per concentrarsi su fiabe e leggende. Notevole è l'influsso che questi lavori hanno avuto su Paul Gauguin, che trascorse la sua infanzia a Lima.

La musica peruviana è quasi esclusivamente folcloristica, mentre la letteratura ha carattere meno ristretto e contiene le tematiche più varie, dalla polemica indipendentista all'individualismo anarchico dei suoi molti poeti, alle fantasie adolescenziali dello scrittore di fama mondiale Mario Vargas Llosa.

La religione più diffusa è il cattolicesimo, benché gli indios spesso vi uniscano elementi delle loro credenze tradizionali. La lingua principale è lo spagnolo. Sugli altipiani, la maggior parte degli indios è bilingue, ma mantiene il quechua come lingua madre. Esistono circa 70 altri idiomi e nelle zone più remote della regione amazzonica lo spagnolo di rado viene parlato. Il personale degli alberghi principali e degli uffici delle compagnie aeree in genere conosce l'inglese.

La cucina peruviana è molto gustosa e varia di regione in regione. Il pesce, ovviamente, è migliore sulla costa, mentre sugli altipiani si possono assaporare prelibatezze inca, come per esempio il porcellino d'India arrosto. Tra gli altri piatti tipici vi sono il lomo saltado (pezzi di carne fritti con le cipolle), il ceviche de corvina (branzino marinato nel limone con peperoncini e cipolle, spesso servito freddo con una patata normale o dolce bollita) e la sopa a la criolla (una minestra leggermente speziata, con taglierini, manzo, uova, latte e verdure).

Il maté e il té de hierbas sono infusi di erbe, mentre il maté de coca è un infuso di foglie di coca che viene servito in molti ristoranti degli altipiani. Il pisco, la bevanda nazionale, è un brandy chiaro che di solito viene servito nella forma di pisco sour, un gustoso cocktail preparato con pisco, bianco d'uovo, succo di limone, zucchero, sciroppo, ghiaccio tritato e bitter.

Ambiente

Il Perú si trova nell'America Latina occidentale e confina a sud con il Cile, a sud-est con la Bolivia, a nord-est con il Brasile, a nord con la Colombia e a nord-ovest con l'Ecuador. È composto da tre grandi regioni naturali: una stretta cintura costiera, l'estesa regione andina e il bacino amazzonico. La fascia costiera è prevalentemente desertica, ma vi si trovano le città più importanti del paese e la sua migliore strada statale, la Carratera Panamericana. Le Ande sono costituite da due catene principali - la Cordigliera occidentale e l'orientale - che comprendono la montagna più alta del Perú, lo Huascarán (6770 m). A est si estende la regione amazzonica, una zona di pianure tropicali bagnata dai fiumi Maranon e Ucayali.

Lungo le coste desertiche del Perú vive una cospicua popolazione marina e ornitologica. Troviamo colonie di otarie e pinguini di Humboldt, il fenicottero cileno, il pellicano peruviano e la sterna inca. Tra gli uccelli diffusi negli altipiani vi sono il condor delle Ande, l'ibis della puna e una varietà di colibrì. Gli altipiani ospitano anche camelidi quali lama, alpaca, guanachi e vigogne, mentre i declivi orientali delle Ande sono rifugio di giaguari, orsi dagli occhiali e tapiri. La flora del Perú comprende numerose piante endemiche e resistenti, tra cui i piccoli alberi appartenenti alla specie Polylepis, che crescono anche ad altitudini estreme. Il grande patrimonio naturale e faunistico è protetto da una serie di parchi nazionali e riserve che coprono quasi 30 aree corrispondenti al 7% circa del territorio.

Il clima del Perú è caratterizzato dall'alternanza di due stagioni principali, quella delle piogge e quella secca, con varianti regionali. La costa e i pendii delle Ande occidentali hanno generalmente un clima secco. Qui, l'estate va da dicembre ad aprile, mentre durante il resto dell'anno la garúa (nebbia costiera) avvolge la regione nascondendo il sole per la maggior parte del tempo. Nelle Ande, la stagione secca va da maggio a settembre, mentre quella delle piogge si protrae per il resto dell'anno. Sulle pareti orientali delle Ande, il tempo nei mesi più asciutti è simile a quello della stagione secca degli altipiani, ma la stagione umida (da gennaio ad aprile) è più marcata.

Arrivare e trasporti

Come arrivare: I voli internazionali sono garantiti da compagnie aeree non peruviane, perché AeroPerú e Faucett non sono operative.

Jorge Chavez, l'aeroporto internazionale di Lima, è lo scalo principale per i voli diretti ai paesi andini provenienti dal Nord America e dall'Europa e offre numerosi collegamenti per gli stati confinanti. Alcuni voli internazionali atterrano a Iquitos, nella regione amazzonica del Perú.

Via terra, i punti di attraversamento del confine tra Perú e Bolivia si trovano a Desaguadero e nella vicina Yunguyo, sulle rive del lago Titicaca; tra Perú e Chile a Tacna; e tra Perú ed Ecuador a Tumbes. Dalla Colombia e dal Brasile, è possibile arrivare a Iquitos viaggiando lungo il fiume.

Gli autobus pubblici sono il mezzo di trasporto generalmente scelto per le lunghe distanze. Sono infatti economici, frequenti e abbastanza confortevoli, almeno quelli che percorrono le piste più battute. Se vi spostate da una città all'altra, assicuratevi di avere il passaporto con voi, perché dovrete mostrarlo ai posti di controllo di polizia. Le rapine a mano armata a danno di autobus notturni non sono episodi del tutto ignoti in Perú, vi consigliamo perciò di viaggiare di giorno, o di prendere un aereo se vi è possibile. I camion spesso svolgono il ruolo degli autobus nelle zone più remote. La tariffa è solitamente standard e dipende dalla distanza da percorrere, ma in ogni caso è meglio prendere accordi prima della partenza. Gli autobus locali sono poco costosi, lenti e affollati; al momento di scendere dovete semplicemente comunicarlo a gran voce al conducente. Per quanto concerne le tariffe dei taxi, occorre contrattare perché non ci sono tassametri.

Le ferrovia dello stato (INAFER) stanno per essere privatizzate. Le linee vanno dalla costa agli altipiani: la Central Railroad (ferrovia centrale) corre da Lima a La Oroya, dove si dirama verso sud e nord. La linea diretta a nord raggiunge Cerro de Pasco, mentre quella diretta a sud arriva a Huancayo. Benché sia in programma l'istituzione di un servizio passeggeri sul tratto meridionale, entrambe queste linee al momento sono usate soltanto per il trasporto di merci. Un breve tratto di ferrovia utilizzato dai treni passeggeri collega Huancayo a Huancavelica. La Southern Railroad (ferrovia meridionale) corre tra Arequipa e il lago Titicaca e Cuzco. I treni sono convenienti, abbastanza comodi, ma non particolarmente sicuri. Addormentatevi sulle carrozze di seconda classe di un treno che viaggia di notte e verrete quasi certamente derubati. Le imbarcazioni costituiscono un importante mezzo di trasporto nelle pianure orientali del Perú. Le canoe ricavate da tronchi e dotate di motori fuoribordo operano come taxi d'acqua, ma spesso si può viaggiare anche sulle più grandi imbarcazioni da carico.

Mete principali

Lima
Lima, la capitale del Perú, è sovraffollata, inquinata, rumorosa e spesso afflitta dal brutto tempo. Tuttavia, questa città vanta una popolazione gentile e ospitale, un'ampia scelta di ristoranti, un'animata vita notturna e un'ottima selezione di musei. Attualmente, sono in corso i lavori di restauro del centro coloniale della città, quindi Lima potrebbe presto diventare un luogo molto più piacevole.

Tra i luoghi di maggior interesse vi sono il Museo de Arte, che custodisce arredi coloniali e manufatti precolombiani oltre a 400 anni di arte peruviana, e il Museo Nacional de Antropología y Arqueología, noto per le eccellenti mostre sul Perú preistorico. Le chiese, come quella di San Francisco (famosa per le sue catacombe) e quella di Santo Domingo (risalente al 1540 circa) offrono un gradito rifugio dal baccano cittadino. I molti mercati della capitale, tra cui il Polvos Azules, traboccano di beni di consumo e prodotti artigianali. Lima possiede inoltre plazas, splendidi edifici coloniali e uno zoo.

Si possono trovare sistemazioni poco costose nel centro della città. Nel sobborgo di Barranco, molto frequentato dai viaggiatori con zaino in spalla, vi sono diversi ristorantini economici e locali che propongono musica dal vivo. Nel sobborgo di Miraflores, invece, si trovano i migliori negozi, ristoranti e locali notturni della città.

La costa meridionale
La Carratera Panamericana abbraccia la costa e attraversa molte zone affascinanti a sud di Lima, tra cui Pisco, un piccolo porto di pesca che fa da base per i visitatori che desiderano vedere la flora e la fauna delle vicine Islas Ballestas e della Península de Paracas. L'area è di grande interesse storico e archeologico e la sua attrazione principale è costituita dai luoghi di sepoltura della civiltà di Paracas. Più a sud s'incontra la città di Nazca, rinomata per le sue pittoresche ed elaborate ceramiche e famosa in tutto il mondo per le cosiddette 'linee di Nazca' - estesissimi disegni geometrici, raffiguranti perlopiù animali e uccelli, che si ritiene siano stati realizzati tra il 900 e il 600 a.C. Le linee sono visibili soltanto dall'alto, ma vi sono numerosi aerei che sorvolano la zona per circa US$50.

Arequipa e lago Titicaca
Soprannominata la 'città bianca', Arequipa è circondata da spettacolari montagne, tra cui il vulcano El Misti. Una delle caratteristiche della città è rappresentata dai suoi tanti splendidi edifici costruiti con una pietra vulcanica di colore chiaro chiamata sillar. Nel Convento de Santa Catalina, forse il più mirabile edificio religioso coloniale del paese, vivevano fino a poco tempo fa quasi 450 suore. Molte delle belle case coloniali della città, come per esempio Casa Ricketts, ospitano oggi gallerie d'arte e musei. Alberghi e ristoranti costano poco e spesso si tratta di posti incantevoli. Il Colca Canyon, probabilmente il canyon più profondo del mondo, è una popolare meta di escursioni nei pressi di Arequipa.

Il lago Titicaca si trova ad un'altezza di 3820 m ed è il lago navigabile più elevato della terra, nonché il più esteso del Sud America (oltre 170 km). Le sue acque azzurre sono davvero meravigliose e, data l'altitudine, l'aria è insolitamente tersa. Da Puno, il principale porto del lago, si possono intraprendere interessanti traversate in barca. La zona è nota anche per le sue danze tradizionali e per le enormi greggi di alpaca e lama.

Cuzco
Cuzco, la capitale archeologica delle Americhe e la più antica delle città ininterrottamente abitate del continente, è oggi un importante punto di collegamento della rete di trasporti del Sud America. Il suo passato di fulcro dell'impero inca è immediatamente visibile: la maggior parte delle strade cittadine sono fiancheggiate da mura di pietra costruite dagli Incas e affollate dei loro discendenti che parlano ancora quechua. La città possiede anche magnifici esempi di arte coloniale, come la cattedrale (iniziata nel 1559) e la Chiesa de La Merced. A est del centro cittadino si trovano le rovine del tempio di Coricancha, che un tempo era coperto d'oro (le murature in pietra sono tutto ciò che resta) e il Museo de Arqueológia, le cui sale sono colme di oggetti in metallo e oro, gioielli, ceramiche, tessuti e mummie. Nelle vicinanze vi sono altri quattro siti di rovine: Sacsayhuamán, Qenko, Puca Pucara e Tambo Machay.

A ovest di Cuzco si estende Machu Picchu, il più famoso e il più spettacolare sito archeologico del continente. Nonostante l'inarrestabile flusso di turisti verso le rovine, questa 'Città perduta degli Incas' mantiene ancora un'aria di magnificenza e mistero ed è un luogo da non perdere per chiunque visiti il Perú.

Mete alternative

Caraz
La minuscola città di Caraz, a est di Chimbote, è uno dei pochi posti della regione a non essere stato devastato dai terremoti o dalle frane. Ha una bella Plaza de Armas, diversi economici alberghi e ristoranti e, soprattutto, molti splendidi sentieri da percorrere sulle colline circostanti. Caraz è anche il punto di arrivo del percorso Llanganuco-Santa Cruz, popolare tra gli appassionati di trekking, e il punto di partenza per le escursioni su strada verso la stupenda Laguna Parón e il Cañón del Plato.

Isla Taquile
L'Isla Taquile, a 24 km da Puno, è un'incantevole isola nel lago Titicaca. I suoi abitanti indossano i vistosi abiti tradizionali (che si trovano in vendita presso la cooperativa locale), parlano quechua e conservano forti legami di gruppo. Terrazze e piccole rovine anteriori al periodo inca costellano il paesaggio e ci sono molte interessanti passeggiate da fare nei dintorni. Sull'isola non ci sono alberghi, elettricità, strade, veicoli e, soprattutto, cani. Le sistemazioni vengono offerte dalla gente del posto, mentre gli spartani ristoranti servono soltanto ciò di cui dispongono: trote appena pescate, se siete fortunati, patate bollite se non lo siete. Le imbarcazioni partono tutti i giorni dal molo di Puno e raggiungono l'isola in circa quattro ore.

Sechin
Il sito di Sechin, 50 km a sud di Chimbote, è uno dei più antichi del Perú (fu fondato intorno al 1500 a.C.) ed è tra le rovine costiere più importanti e meglio conservate. La maggiore attrazione è costituita dalle mura esterne del tempio principale, che sono ricoperte di impressionanti intagli raffiguranti guerrieri nell'atto di sventrare dei prigionieri. I ristoranti sono pochi e lontani tra loro, ma si possono trovare sistemazioni economiche a Casma, a 5 km di distanza.

Yarinacocha
Lo splendido lago di Yarinacocha si estende 10 km a nord-est di Pucallpa, nella regione amazzonica del paese. Un tempo faceva parte del Río Ucayali, ma adesso è privo di sbocchi, a eccezione di un piccolo canale che lo collega al fiume durante la stagione delle piogge. Il piccolo porto di Puerto Callao è il principale centro abitato sul lago e vi si trovano alcune sistemazioni, diversi bar e ristoranti e imbarcazioni a noleggio per le gite sul lago. Potete visitare i villaggi degli indios shipibo, acquistare oggetti artigianali, andare in canoa e osservare la fauna all'interno e intorno al lago (se fate molta attenzione, potreste riuscire a individuare il delfino d'acqua dolce).