BOLSENA (VT)


Comune

Distanze: 119 km da Roma

Altitudine: 350 m

Il distretto del Lago di Bolsena è un luogo abitato fin dalla Preistoria, specialmente in virtù delle risorse che il bacino poteva offrire. Di estrema importanza sono i resti di abitati protostorici sommersi, con particolare riferimento a quello del Gran Carro.

La città di Volsinii fu fatta costruire dai romani dopo che essi avevano espugnato l’antica etrusca Velzna/ Volsinii localizzata a Orvieto (che venne ripopolata solo dal V/VI sec. d.C. col nome di Urbs Vetus), e ne avevano trasferito gli abitanti nei pressi del lago di Bolsena.

Certo è che l’area bolsenese era già sede di vari insediamenti. La fondazione della città risalirebbe al 265-264 a.C.; alcuni decenni dopo la sua fondazione il centro acquisì notevole importanza, tanto che attorno alla metà del II sec. a.C. l’abitato venne raggiunto dalla Via Cassia.

A partire dal IV secolo la città conobbe una graduale contrazione e la comunità volsiniese andò ad insediarsi sulla rupe che ospita il quartiere medievale del Castello e che costituirà il primo nucleo abitato dell'odierna Bolsena.

L’imponente rocca fu edificata tra XIII e XIV secolo, periodo in cui Bolsena è sotto il controllo della famiglia guelfa dei Monaldeschi; nemici di parte ghibellina erano i Filippeschi. Entrambe le famiglie erano di Orvieto e si contendevano il controllo della città e del territorio. Nel 1240 Bolsena e la Tuscia passano sotto il dominio dell’imperatore Federico II; dopo la sua morte nel 1251 torna sotto la parte guelfa. Agli anni del papato di Bonifacio VIII (1294-1302) risalgono il primo impianto della torre maggiore della Rocca, parte del muraglione rivolto verso il lago e il muro settentrionale rivolto verso il foro dell’antica Volsinii. Con Bolla del 4 settembre 1296 Bonifacio VIII dichiara Bolsena (e le terre del Lago) di dominio della Chiesa.

Tra 1308 e 1377 il papato viene trasferito ad Avignone: il territorio della Tuscia è attraversato da lotte tra Guelfi e Ghibellini e dilaniato in occasione della discesa in Italia di Ludovico il Bavaro (1327-1328) che pone sotto assedio Bolsena nel 1328.

Intorno la metà del XIV secolo si assesta il dominio su Bolsena del ramo della Cervara della famiglia Monaldeschi di Orvieto, che viene consolidato tra XIV e XV secolo. Nel 1398 infatti il pontefice Bonifacio IX la concesse in vicariato alla casata. A questo periodo risale la ricostruzione della rocca, inclusa la realizzazione di due delle torri. Lo stemma dei Monaldeschi sormontato da un cervo viene apposto sui due lati della torre meridionale. La famiglia, tuttavia, risiedeva nei due palazzi di proprietà: l’uno vicino il castello e l’altro nel borgo sottostante. Il dominio dei Monaldeschi su Bolsena si esaurisce nel 1451 con la morte del conte Corrado, senza eredi al seguito; la città torna allora sotto il diretto controllo della Chiesa.

Nel corso del Rinascimento, divenne meta preferita di illustri personaggi tra cui i papi Leone X e Paolo III.

Il Miracolo di Bolsena
si riallaccia ad un altro fatto soprannaturale avvenuto molto tempo prima: siamo nell'anno 292 Cristina (poi divenuta santa), figlia del prefetto del luogo, Urbano, per ordine dello stesso, venne gettata nel lago cou una pietra al collo, ma invece di farla affondare essa galleggiò, la sostenne e la portò a riva e su di essa rimasero impressi i piedi della santa e divenne mensa d'altare.

Nel 1263 un prete di boemia, Pietro da Praga, in viaggio per Roma e che aveva dei dubbi sulla verità della transustanzazione dell' ostia, mentre celebrava la Messa vide uscire del sangue dall'Ostia consacrata che bagnò i paramenti sacri ed il pavimento.

Il corporale ed i lini furono portati al Papa Urbano IV, che con Bolla Papale il 11/08/1264 istituì la festa del Corpus Domini.

da visitare:

Palazzo Ranieri o di Teodorico: di forma gotica edificato nel 1299

La Collegiata di Santa Cristina: sormontata dal campanile: risale al XI secolo con facciata di tipo toscano decorata

La Cappella del Miracolo: che fiancheggia la Collegiata, è stata costruita nel 1693 in stile barocco

Il Castello: eretto tra il secoli XIII e XIV dagli Orvietani.

ESCURSIONI:

Alla Piazza del Mercatello:
a 20 minuti dal paese fino a 400 m di altezza su di una collina an nord del paese, si giunge ad una piazza in cui si trovano i ruderi di un anfitaeatro Romano.

Giro del Lago:
il maggiore dei laghi italiani di origine vulcanica ed il secondo dell'Italia peninsulare, dopo il Lago Trasimeno (in provincia di Perugia).

Ha un perimetro di km 43 ed un area di circa 115 km quadrati, si trova a 311 m.s.l. ed è profondo m. 151.

Il bacino è formato da cavità crateriche con creste sporgenti, che hanno dato origine alle due isolette: La BISENTINA e la MARTANA.

Nel lago è attivo il fenomeno delle "sesse", repentine oscillazioni di livello fino a 30 cm, fenomeno simile a brevissime maree. Le sponde sono coperte di boschi, viti ed ulivi.

La fauna è ricca di varie specie come lucci, carpe, coregoni, tinche ed anguille, cibo prelibato dei romani e del Papa Martino IV (annegate nella vernaccia e cotte arrosto).

Vi sono stati trovati molti reperti di età preistorica.

GASTRONOMIA

Anguille alla Bisentina, in umido con aceto; coregone arrosto; filetti di pesce persico; cannelloni all' etrusca.