CASAPE (RM)


Comune

Distanze: 43 km da Roma

Altitudine: 475 m

Le origini di Casape risalgono agli inizi dell’Impero Romano.
Il generale romano Gneo Domizio Corbulone, vissuto nel I secolo d.C. (famoso per le campagne armeno-partiche, per la parentela con l’Imperatore Caligola in quanto fratellastro della moglie di quest’ultimo e per l’odio da parte dell’Imperatore Nerone che lo accusò di tradimento), fece erigere qui la sua villa.
Successivamente, presso i ruderi di questa villa sorse un piccolo centro agricolo che prese il nome di Casa Corbuli.

L’identità di Casape come insediamento vero e proprio è comunque di epoca medievale. Infatti, Casa Corbuli è ricordata nel 992 ed ancora nel 1051 a proposito della donazione della nobildonna Rosa a favore del convento di S. Andrea al Celio. Ancora nel secolo XIII appartiene al convento di S. Gregorio al Celio “Clivio Scauri”.

Parecchie famiglie nobili si avvicendarono nella proprietà di Casa Corbuli, tra i quali ricordiamo, gli Orsini, i Borgia, i Leonini, i Santacroce i Barberini, i principi di Brancaccio ed altri.

Durante il 1300 Casa Corbuli è sotto il dominio dei Colonna, e nel 1320 rientra in possesso dei frati del Clivio Scauri.

Al monastero, Casa Corbuli, appartiene sino al 1527, anno in cui fu venduto al nobile Vincenzo Leonini che, a sua volta, lo vendette ai Santa Croce.

Venne poi comprato nel 1600 da Lotario Conti, duca di Poli.Venduto ancora nella seconda metà del XVII secolo ai Barberini che ben presto lo cedettero ai Pio di Savoia.

Da allora Casa Corbuli fu chiamata Casa dei Pio, ma riguardo la sua etimologia si fanno varie ipotesi:

- Casa Ape poichè i suoi abitanti sono laboriosi come le api;

- Casa Ape poichè lo stemma dei Barberini aveva le api come simbolo;

- Casa Apica in relazione ad una razza di pecore presenti sul suo territorio;

- Casa Spei ovvero “Casa della Speranza” poichè qui fu rinvenuta una statua della Dea Spes (Speranza)

- Casa dei Pio per il fatto che, come detto, i Pio furono feudatari di Casape

Nel XVI secolo una grave epidemia di peste devastò San Gregorio da Sassola risparmiando, miracolosamente Casa dei Pio. La popolazione attribuì questo fatto ad un’immagine della Madonna alla quale si disse che improvvisamente sgorgassero delle lacrime.
L’immagine sacra era posta in una piazzetta in fondo al paese (dov’è attualmente venerata).

Nel 1708 tutta la zona fra Tivoli e Roma venne danneggiata durante la guerra di successione tra Francia e Spagna. Nel marzo del 1734 passarono saccheggiando la zona le truppe che combattevano nella guerra.

Nel 1763 la gravissima carestia in tutto il Lazio, non risparmiò Casa dei Pio e i paesi limitrofi. Il dominio dei Pio durò circa un secolo fino a quando si estinse il ramo maschile. In seguito ne divennero signori i Brancaccio.

Nel 1817 cessarono i diritti feudali, il paese elesse un Podestà e si dotò di un sigillo.

Il patrono di Casape è San Pietro e viene festeggiato il 18 agosto. Infatti, con Bolla Papale i festeggiamenti per il Santo Patrono furono spostati dal 29 giugno (SS. Pietro e Paolo) al 18 agosto, ciò perchè a fine giugno la popolazione era sovraccarica per il lavoro nei campi a causa della mietitura ed altre attività agricole stagionali. Inoltre lo spostamento ad agosto dava la possibilità di festeggiare nello stesso periodo (17 agosto) la festa della madonna della Piazzetta.

Da Vedere

Palazzo Baronale (sec. X).
Il palazzo presenta la tipologia del castello medievale; inizialmente semplice torre di difesa e di guardia, trasformato in castello fortificato e successivamente in palazzo, con una chiesa all’ interno.Oggi è ridotto a palazzo condominiale, senza una unica destinazione d’uso. Gli spazi principali, ancora identificabili, rimangono l’appartamento residenziale al primo piano e l’antica chiesa parrocchiale attualmente adibita a magazzino. Intitolata a S.Pietro apostolo, conserva tuttora alcuni affreschi databili tra il XV e il XVII secolo. Dagli inizi del Settecento e per oltre due secoli il paese rimase senza parroco a causa dell’ estrema povertà degli abitanti e la chiesa finì per decadere completamente.

La chiesa di S.Pietro Apostolo
Dopo il 1950, all’ ingresso del paese, fu costruita l’attuale chiesa di S.Pietro in cui si conservano tele e arredi sacri provenienti dalla precedente.
Fra questi spiccano due opere d’arte religiosa molto care ai Casapesi, entrambe dipinte a tempera su tela applicata ad una tavola lignea.

La Croce di Casape e il Cristo benedicente
Il prezioso crocifisso o Croce di Casape, forse il più antico prodotto della scuola romana (sec. XII o XIII) ancora esistente e la tavola raffigurante il Cristo benedicente (metà del XII secolo), alla quale il restauro del 1967 ha restituito piena leggibilità.

Il sentiero Bosco Macchia Riserva
Il sentiero parte dal centro abitato di Casape, in prossimità del Municipio.
Si percorre interamente la strada sterrata fino ad un pianoro estremamente panoramico, ricco di fenomeni carsici notevoli e disseminato di doline molto ben visibili in prossimità della località Fonte Canale (quota 1000 slm), dal quale si scorge l’imponente rupe di Monte Guadagnolo.
Particolarmente indicato se si vuole avere un quadro pressochè unico della geografia e dei sistemi montuosi della provincia di Roma. Adattissimo per gli appassionati di mountain bike.