FARNESE (VT)


Situato al confine con la Toscana, vanta origini antichissime, come dimostrano i resti di numerosi insediamenti disseminati nella zona: le testimonianze più interessanti sono quelle relative al periodo che va dal 2500 al 1900 a.C., con una superficie di tombe estesa su 12 ettari.

Intorno all'anno Mille il paese, che si chiamava ancora Farneto, vide il progressivo emergere di quella nobile famiglia da cui successivamente prenderà il nome. In questo periodo i Farnese, prodi condottieri e buoni diplomatici, erano infatti vassalli al servizio del Comune di Orvieto, ma si erano già distinti in quanto spesso si associavano alle armate della Chiesa per difendere i territori usurpati dalle varie famiglie di fede ghibellina.

Con i Farnese la città iniziò a crescere e visse un lungo periodo di splendore, culminato con l'inclusione, grazie a Paolo III Farnese, nel potentissimo Ducato di Castro.

Con il passare degli anni, dopo la distruzione di Castro e il declino dei Farnese, la città perse tutta l'importanza ed il lustro acquisito nei secoli e subì un inesorabile calo demografico. Dei secoli d'oro rimangono tuttavia molte testimonianze preziose.

Museo Civico e Mostra Archeologica
Allestito nei locali del Palazzo Comunale, offre moltissimi reperti archeologici relativi all'Età del Bronzo e provenienti dagli scavi effettuati in località Sorgenti della Nova dalla Università degli Studi di Milano in collaborazione con il Consiglio Nazionale delle Ricerche, con l'Accademia delle Belle Arti di Brera e con altre istituzioni italiane ed estere. Il Museo ospita anche una ricca collezione di ceramiche di varie epoche.

Sorgenti della Nova
Si tratta di una zona archeologica di particolare interesse: un abitato monumentale risalente alla fine dell'Età del Bronzo (1000 a.C. circa).

Questo insediamento sorge su uno sperone di tufo e pomice modellato dalla confluenza di due fossi e prende il nome da una ricca sorgente da cui nasce il fosso "La Nova". Questo insediamento, composto da grotte scavate nel tufo e da capanne con fondazione più o meno incassata nella roccia, era protetto dalle alte pareti scoscese che lo circondavano a mo' di fortificazione naturale. Anche le pareti della rupe, terrazzate, dovevano essere abitate: probabilmente ospitavano capanne e aree attrezzate alla vita comunitaria.

Chiesa Parrocchiale di San Salvatore
Il restauro della chiesa, le cui origini sono senz'altro molto antiche, si deve all'alacrità dei Farnese, che tentarono in ogni modo di migliorare l'aspetto architettonico del paese, come di tutti quelli su cui avevano esteso la loro egemonia. L'opera di ristrutturazione ebbe inizio nel 1596 e, accanto ad altri lavori, vennero fatti costruire anche quattro nuovi altari.

Riserva Naturale del Lamone
La selva del Lamone, a tratti impenetrabile, è situata appena fuori da Farnese, in direzione Manciano, ed è il naturale rifugio per molte specie di animali che trovano asilo nelle radure che costeggiano la fitta boscaglia.

Si estende per svariati chilometri, dal cratere del lago di Mezzano verso il mare, ed è caratterizzata da una rigogliosa vegetazione con fiori selvatici e una nutrita quantità di funghi. Nella zona sono stati rinvenuti anche alcuni insediamenti relativi all'Età del Bronzo e protetti da alte mura perimetrali.

La foresta è costituita per lo più di piccoli alberi, mentre il sottobosco è quasi completamente disseminato di murce, grandi massi basaltici di origine vulcanica ammassati fra di loro. Nella Riserva sono presenti molte specie vegetali, alcune delle quali veramente rare, come le orchidee selvatiche e i gigli di San Giovanni. E' possibile effettuare escursioni e passeggiate ma è preferibile rivolgersi, per questo, al Centro Visite della Riserva.