GROTTE DI CASTRO (VT)


E' un caratteristico centro di origine etrusca situato nei pressi del lago di Bolsena, in buona posizione panoramica con vista sul lago.

Dopo gli Etruschi, di cui restano numerose testimonianze nell'insediamento di Tirio, fu la volta dei Romani e quindi dei Longobardi. Questi ultimi, nel VIII secolo, rasero al suolo l'intero centro abitato e decimarono gli abitanti, costringendo i superstiti a scappare altrove. Vennero così sfruttate le numerose grotte scavate sui dirupi, ed è da qui che ha probabilmente origine il nome Grotte, a cui solo successivamente fu aggiunta la denominazione "di Castro".

Nelle periodo delle lotte tra Feudatari e Santa Sede, il paese vide il susseguirsi di diversi signorotti, per passare in ultimo sotto la protezione della Camera Apostolica. La situazione rimase stabile fino al 1537 quando, con la nomina a papa di Paolo III, anche Grotte fu inserito all'interno del Ducato di Castro, conquistando finalmente una insperata tranquillità.

Ma di lì a poco, prima ancora della distruzione del Ducato stesso, la situazione si fece molto critica, soprattutto a causa dei numerosi debiti ed ipoteche contratti dai Farnese. I rapporti con la Santa Sede ne uscirono fortemente compromessi fino a quando le truppe di Innocenzo X non occuparono l'intero territorio, nel 1649.

Collegiata di San Giovanni Battista, o Basilica di Maria SS del Suffragio e Museo
La Basilica, realizzata dal Rainaldi in stile barocco nel secolo XVI, è probabilmente una delle più belle chiese dell'alto Lazio. L'interno, ampio e ricco di ornamenti, è reso particolarmente vivace dalle numerose vetrate policrome che diffondono d'intorno una luce del tutto particolare. Conserva numerosi affreschi ed opere d'arte di cui la più interessante è rappresentata da una fastosa gloria barocca che, situata dietro l'altare MAGre, è sorretta da grandi angeli ed ha incastonato il simulacro della Vergine.

Nei sotterranei della chiesa, ricchi di cunicoli, resi praticabili solo nel XX secolo, è ospitato un suggestivo Museo di Arte Sacra. Questo, fondato nel 1965 per iniziativa del Rettore, si articola su vari livelli e conserva paramenti e oggetti sacri, reperti archeologici preistorici ed arcaici etruschi. Tra gli arredi sacri il più suggestivo è senz'altro un prezioso reliquiario della Santa Croce del secolo XV, sono inoltre presenti numerosi ex voto, dipinti e sculture della Basilica stessa appartenenti ad epoche diverse.

ORARIO: è possibile effettuare visite pomeridiane

Necropoli etrusca di Pianezze
Si tratta di una vasta zona archeologica, ricca di tombe del VII e VI secolo a.C., situata sul fianco di una rupe tufacea nei pressi del Lago di Bolsena. La necropoli, dislocata su diversi terrazzamenti, è molto particolare in quanto le camere sepolcrali si presentano col dromos scavato nel tufo, il vestibolo con travatura centrale e la copertura a spiovente. Spicca per bellezza, tra le altre, il tumulo detto "Tomba Rossa".

Museo Civico
Il Museo, realizzato all'interno dell'ex Palazzo del Podestà, si divide in due sezioni storiche, l'etrusca e la medioevale. La prima sezione ospita diversi corredi funerari provenienti dalle necropoli di Vigna la Piazza e Pianezze, accanto ad una singolare raccolta di ceramiche del "Gruppo Bolsena" (VII - VI secolo a.C.). Nella seconda sezione, in cui è ricostruita la storia del Comune di Grotte di Castro, si cerca di risalire, con l'ausilio di grafici e pannelli, alle tradizioni popolari più radicate. E' attualmente allo studio una sezione che riguarderà il periodo tra la caduta del Ducato di Castro e i nostri giorni.