LARIANO (RM)


Lariano ( 355 m s.l.m. ) è posto alle pendici del Maschio o del Monte Algidus sulla cui sommità sorgeva, al tempo dell'Impero Romano, uno dei più validi avamposti di difesa di Roma e, nel Medio Evo, un castello fortificato che estendeva il suo dominio su una vastissima zona.

Fra il fitto dei boschi di castagno, sul Monte Algido vi era un tempio dedicato alla dea Diana, che fu luogo di culto fino alla fine del IV sec.D.C.

La zona più elevata del Monte Algido, dopo la distruzione del castello Volsco, fu occupata dai Romani, come attestano i tre recinti del Maschio di Lariano e i resti di ville patrizie romane.

Demetrio,figlio di Melosio, operò nel X secolo la ricostruzione del castello per dar rifugio sicuro alle persone durante l'invasione degli arabi.

Accanto al castello sorgeva anche una chiesa dedicata a San Silvestro e costruita probabilmente, sulle fondamenta dell'antico tempio che i romani fecero erigere in onore di Giano (Ara Jani).

L' intero fondo era amministrato, per conto della chiesa; dai Conti di Tuscolo.

La poca stabilita dal governo pontificio determinò continui passaggi di proprietà e dispute tra Roma e le famiglie dei Conti degli Annibaldi e dei Colonna.

Con Papa Eugenio IV, gli Orsini, aiutai dai Savelli e dai Caetani, entrarono in possesso dell'intera zona del Maschio di Lariano; ma i Colonna furono sconfitti solo nel 1433 quando le milizie veliterne, guidate da Paolo Annibaldi della Molara, distrussero l'abitato e la Rocca.

Gli abitanti del Castello e del Villaggio si trasferirono a Velletri; ma molti altri occuparono le zone più basse dando origine all'attuale Lariano.

Da allora, Lariano perse la propria indipendenza e,dopo alterne e complesse vicende storiche protrattesi fino ai nostri giorni, riconquistò l'autonomia amministrativa solo nel 1967 staccandosi da Velletri.

Tale autonomia ha determinato un notevole sviluppo e valorizzato le bellezze naturali decantate da Ovidio,Strabone, Orazio, Tito Livio e più recentemente da Carducci.

La testimonianza del notevole progresso di Lariano la si evince anche dal notevole incremento demografico: dai 4.500 abitanti nel 1967 si è passati ai quasi 10.000 del 2000.

Il verde dei castagni ancora sovrasta Lariano e i vigneti e gli oliveti danno vino ed olio ottimi ed abbondanti.

La laboriosità della popolazione si estrinseca nell'agricoltura, nel settore edilizio, nell'industria del legname di castagno, nel bracciantato in generale e, di recente, nel commercio.Le sue risorse turistiche naturali sono rilevanti.

Famoso il Pane di Lariano, cotto nel forno a legna