LUBRIANO (VT)

E' un piccolo centro, dall'aria salubre e dal clima mite, arroccato sui calanchi di un'ampia valle da cui si può godere di una splendida visione panoramica. Anche qui, come altrove, si susseguirono moltissimi popoli, più o meno pacifici.

Ritroviamo infatti testimonianze che vanno dall'epoca etrusca a quella romana; segni che rivelano il passaggio di Goti, Bizantini, Longobardi e, per finire, dei Franchi di Carlo Magno, grazie al quale Lubriano fu restituito alla Chiesa e alla tutela di Orvieto.

Il paese subì poi l'invasione di Federico Barbarossa, in seguito alla quale vennero innalzate, come in molti altri feudi che gravitavano nell'orbita di Orvieto, delle possenti fortificazioni.

Lo scopo principale consisteva nel salvaguardare i propri territori dai continui tentativi di conquista messi in atto dalla potente Viterbo, sempre in cerca di nuovi avamposti: Lubriano si trovava in una posizione strategicamente importante, tanto per l'uno che per l'altro Comune.

Impegnatosi con la Chiesa a rimanere fedele al comune di Orvieto, Lubriano non tenne fede alle sue promesse e divenne, anzi, uno dei luoghi da cui più frequentemente partivano gli assalti contro il più grande Comune.

Conteso tra Bagnoreggio e la potente famiglia dei Monaldeschi, fu appannaggio di quest'ultima solo dopo la nomina di Bonifacio IX, con la quale, ristabilita la pace all'interno dei territori dello Stato pontificio, i Monaldeschi furono costretti a trattare la pace con Orvieto e i comuni circostanti.

Fu così che, tra una guerra e l'altra, riuscirono a mantenere il possesso del castello di Lubriano fino alla metà del '500 quando, con il passaggio dei Lanzichenecchi, nel 1527, il loro potere non iniziò a vacillare.

Fu così che, sul finire del XVI secolo, Lubriano torna far parte dei numerosi possedimenti della Reverenda Camera Apostolica.

La tranquillità tanto agognata e finalmente raggiunta fu scossa, di lì a qualche anno, da un violento terremoto che, nel 1695, inghiottì innumerevoli abitazioni facendole precipitare in un baratro apertosi sul pianoro che collegava Lubriano a Civita di Bagnoregio: il precipizio che divide i due paesi è oggi un paesaggio quasi lunare, dove i calanchi contribuiscono a creare meravigliosi giochi di luce ed ombre.

Chiesa di Santa Maria del Poggio

Situata nei pressi del centro abitato, custodisce un bellissimo affresco di Maria Santissima in trono con il Santo Bambino sulle ginocchia che, a detta dei fedeli, ha poteri miracolosi.

Questo gioiello dell'architettura barocca è ricco di opere di grande valore artistico ed è meta, da sempre, di molti pellegrini devoti al culto mariano. Pregevole anche la facciata, recentemente restaurata.

Torre Medioevale dei Monaldeschi

Da essa si gode di una splendita vista della Valle dei Calanchi.