MARTA (VT)

Marta, paese di piccole dimensioni immerso in una splendida cornice naturale sul lago di Bolsena, si caratterizza per la spettacolarità del paesaggio: d'inverno, gli alberi che costeggiano il lago, con la complicità delle onde e del gelido vento di tramontana, formano spettacolari figure di ghiaccio.

Il lungolago si divide in due parti: la prima, quella che dal porto si dirige verso il centro storico, si dipana in mezzo ad un bel viale alberato ed è costeggiata da un muretto; la seconda, che inizia dove finisce il muretto, è quella più prettamente dedicata alla pesca ed è costituita da una spiaggia dove si trovano reti e barche.

La storia di Marta ripercorre piuttosto fedelmente quella di altri centri della Tuscia, con l'alternanza al potere di importanti famiglie quali i Bisenzio, gli Orsini, i De Vico.

La casata che più stabilmente vi instaurò la propria supremazia fu quella dei Farnese, a cui si deve l'edificazione del palazzo omonimo e l'inclusione del borgo nel Ducato di Castro.

Il borgo, tipicamente medievale, si compone di piccole abitazioni che, strette l'una all'altra all'interno di antiche mura di cinta, formano un insieme assolutamente omogeneo: non è possibile accedere al centro storico del paese con l'automobile.

Marta è famosa per La Barabbata, caratteristica e rinomata festa popolare che ogni anno richiama moltissima gente: un pittoresco corteo di contadini, casenghi e pescatori, con al seguito animali e carri, parte dal porticciolo per andare al santuario della Madonna del Monte, situato a ridosso del paese in buona posizione panoramica.

Qui i partecipanti entrano ed escono per tre volte dalla chiesa, inginocchiandosi davanti all'immagine della Madonna come ringraziamento per i prodotti offerti dalla terra.

Dopo la messa vengono offerti prodotti e vini locali tra i quali spicca la "Cannaiola", un vino ottenuto secondo antiche tradizioni.

La Rocca
Il castello, edificato per volere di papa Urbano IV nella seconda metà del XIII secolo, è ridotto oggi a pochi ruderi, tra cui spicca, in migliore stato di conservazione, la caratteristica Torre dell'Orologio.

L'Isola Martana
Si trova proprio in mezzo al lago ed è legata ad eventi leggendari, primo fra tutti quello della morte di Amalasunta, figlia di Teodorico re dei Goti.

La donna fu imprigionata e successivamente uccisa sull'isola da suo cugino Teodato, che intendeva usurparne il potere.

Nel 1070 papa Gregorio VII vi trovò le ossa della martire di Bolsena, S. Cristina.