AMANDOLA (FM)


Situata sulla sinistra orografica del fiume Tenna, nel versante orientale del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, Amandola rappresenta uno dei centri più importanti, per le risorse storico-culturali,  per le valenze ambientali e paesaggistiche.

Il centro storico, adagiato sui tre colli, Marrubbione, Castel Leone, Agello, con il suo comporsi di architetture civili e religiose, gli imponenti e sontuosi palazzi, i più nascosti e graziosi vicoli, raggiunge i 550 metri s.l.m. dove la tradizione vuole si trovasse il mandorlo, assurto ad emblema del Comune.

 Il territorio di Amandola, si incunea triangolarmente tra quello dei Comuni di Montefortino e Sarnano, andando a toccare al vertice la linea di cresta dei Monti Sibillini, alla quota di 1895 metri di altitudine, per poi aprirsi ed abbracciare l’alta Valle del Tenna e scendere attraverso un susseguirsi di colline fino a 300 metri s.l.m. 

STORIA

La città nacque nel 1248 dall'unione dei tre castelli di Agello, Leone e Marrubbione, i quali sorti da tempo, si eressero a libero comune.

Il nome che per tradizione si vuole derivi da un "mandorlo", chiamato in dialetto fermano la mannola, ad indicare sia il frutto che l'albero, il quale veniva ammirato nella zona.

Ebbe gli Statuti nel 1265 e viene ricordata per la fiorente industria della tessitura tra medioevo e rinascimento.

DA VEDERE

La cittadina presenta un centro storico che attesta la ricchezza del suo passato e soprattutto la fioritura del proprio artigianato.

Anche oggi la lavorazione del legno, il restauro e l'antiquariato del mobile, sono presenti e di notevole interesse.

Amandola da molti anni si è caratterizzata come centro turistico montano ricco di una efficiente ricettività e con impianti sportivi e ricreativi che rendono piacevole il soggiorno.

Una delle costruzioni più significative è la chiesa di Sant'Agostino o santuario del Beato Antonio risalente al XV secolo, caratterizzata da un portale in stile gotico di ispirazione veneziana, e da un campanile realizzato da P. Lombardo.

Un'altra chiesa romanico-gotica anche se rimaneggiata è San Francesco, che conserva un portale e gli affreschi situati alla base del campanile. Nel chiostro sono ospitati il museo antropogeografico ed il museo della civiltà contadina dotati di applicazioni interattive.

La settecentesca ex-Collegiata ora è adibita a struttura cine-teatrale.

Nella Piazza alta si trova il Palazzo del Podestà del 1352, con la torre parzialmente ricostruita nel 1547, il Teatro comunale La Fenice ed il Palazzo del Popolo, trasformato in un convento di benedettine.

Altri monumenti d'interesse sono l'Abbazia dei Santi Ruffino e Vitale e l'Abbazia dei Santi Vincenzo e Anastasio. È presente anche un Ospedale Civile, operante e in attività.