CASTELLEONE DI SUASA (AN)


La cittadina si trova in posizione dominante sulla riva destra del fiume Cesano a 206 metri s.l.m a 55km da Ancona.
Deve la sua notorietà all'antica città romana di Suasa, la cui ricca Area degli scavi è divenuta recentemente Parco Archeologico Regionale

DA VEDERE

A valle del castello medievale in località Pian Volpello, si trovano i resti del municipio romano di Suasa.Dal 1987 il dipartimento di archeologia dell'Università di Bologna, in collaborazione con la Soprintendenza per i beni archeologici delle Marche, ha avviato un programma di scavi che ha permesso di rinvenire l'antica strada basolata, il foro commerciale, due aree sepolcrali, l'anfiteatro e soprattutto la Domus dei Coiedii ricca abitazione patrizia.La domus dei Coiedii, musealizzata all'aperto, di grande interesse per la vastità e la complessità architettonica, è al momento la principale attrazione del parco. La domus fu abitata a lungo, raggiungendo il massimo splendore nel II secolo d.C. Splendidi imosaici rinvenuti al suo interno, che costituiscono il complesso unitario più importante delle Marche. Si possono ammirare scene mitologiche, floreali e geometriche, ma soprattutto un magnifico pavimento marmoreo realizzato con oltre sedici tipi diversi di pietra. Una copertura d'avanguardia e passerelle sopraelevate consentono il percorso di visita.Adagiato ai piedi della collina si trova il poderoso anfiteatro. Durante la stagione estiva vi si svolgono suggestivi spettacoli teatrali.

Museo civico archeologico della città romana di Suasa

Il museo, inaugurato nel giugno 2000, è stato allestito per accogliere gli oggetti di maggior rilevanza ritrovati negli scavi del parco archeologico. Collocato nel palazzo Della Rovere, espone preziose statue, epigrafi e i materiali provenienti dalle ultime campagne di scavo. Accanto agli oggetti di vita quotidiana accuratamente restaurati, pezzi forti del percorso espositivo sono una testa dell'imperatore Augusto in marmo greco e gli affreschi della domus dei Coiedii. Le pitture di Suasa, ricche di motivi figurativi e rappresentazioni architettoniche, costituiscono uno dei rarissimi esempi superstiti di decorazione pittorica romana eseguita dopo Pompei.