FABRIANO (AN)


Il territorio cittadino è posto a 325 m s.l.m., in una vallata costellata da dolci colline e circondata da monti dell'Appennino umbro-marchigiano centrale e della dorsale marchigiana su cui svettano a nord-nord ovest: il monte Nebbiano (790 m), il monte Strega (1276 m), il monte Catria (1701 m); ad ovest troviamo: il monte Cucco (1566 m); mentre ad est: il monte San Vicino (1479 m); infine a sud-sud ovest: il monte Nero (1424 m) ed il monte Maggio (1361 m). Da quest'ultimo ha origine il torrente Giano che attraversa la città di Fabriano e si unisce poi al fiume Esino all'altezza della frazione di Borgo Tufico.

DA VEDERE

Cattedrale di San Venanzio
Chiesa matrice di Fabriano, ampliata nella seconda metà del XIV secolo, fu ricostruita dall'architetto urbinate Muzio Oddi tra il 1607 e il1617. A questa fase risale la pregevole decorazione interna con stucchi del ticinese Francesco Selva. Della fabbrica trecentesca laCattedrale conserva l'abside poligonale, il chiostro e la cappella di San Lorenzo affrescata da Allegretto Nuzi (1360 ca.). Altri affreschi di scuola fabrianese del XIV e XV secolo sono visibili in altri ambienti della chiesa: importanti sono i resti delle Storie della Croce del folignate Giovanni di Corraduccio (1415-1416). La Cattedrale è un importante museo di dipinti manieristi e barocchi. Tra le opere più importanti ricordiamo le tele di Gregorio Preti, Salvator Rosa, Giovan Francesco Guerrieri, Giuseppe Puglia e altri. Il celebre pittore caravaggesco Orazio Gentileschi è l'autore delle preziose Storie della Passione e della mirabile Crocifissione su tela (1620 ca).

Complesso conventuale di San Domenico
Risale ai secoli XIV-XV. La chiesa di Santa Lucia Novella, ricostruita dopo il terremoto del 1741, della fabbrica gotica (1365 ca.) conserva l'architettura esterna, caratterizzata anche da un'elegante abside poligonale, dove si scorge in rilievo lo stemma della famiglia signorile dei Chiavelli. Le cappelle gotiche e la sacrestia vantano una ricca e importante decorazione ad affresco di Allegretto Nuzi e della sua scuola (seconda metà del XIV secolo). Nel convento di San Domenico (Museo della Carta) si possono ammirare i due pregevoli chiostri quattrocenteschi e, nell'interno, l'importante decorazione della sala capitolare dipinta intorno al 1480 da Antonio da Fabriano, per la cui iconografia il pittore si è ispirato alla decorazione del convento domenicano di San Marco a Firenze realizzata da Beato Angelico.

Chiesa del Sacro Cuore
Edificata nel 1710 e ricostruita nel 1741, è un piacevole esempio di decorazione rococò, a pianta centrale con lanterna, disegno del trapanese Francesco Nicoletti, già sede dei Gesuiti con l'annesso ex collegio, restaurata all'inizio del secolo XX con ridipinture a finto marmo e riaperta al culto dopo aver subito un'opera di ristrutturazione dovuta ai gravi danni subiti a causa del sisma del 1997.
Edificata nel 1313, fu ricostruita nel 1628 e nel 1741. Anticamente dedicata ai Santi Giuseppe e Francesco, dal 1628 Oratorio di San Filippo Neri, si presenta nell'attuale veste concepita da Pietro Maria Loni da Lugano. Conserva all'interno tele di Sebastiano Conca (1676-1764),Giovanni Loreti (1686-1760), Giovanni Marchesi (1699-1771). Nella sagrestia affreschi del fabrianese Giuseppe Malatesta (1650-1719) e figli.

Oratorio della Carità
Fu decorato negli anni 1587-1597 con un prezioso ciclo affrescato, raffigurante le Opere di Misericordia spirituale e corporale e realizzato dal pittore manierista urbinate Filippo Bellini. Il portale gotico in pietra proviene dall'ex monastero di Sant'Antonio fuori le mura. Il suo interno venne restaurato e riaperto al pubblico dopo il sisma del 1997, previa liberazione dalle scaffalature dei documenti e libri dell'Archivio Comunale che ne occupavano tutto lo spazio interno.

Chiesa dei Santi Biagio e Romualdo
Chiesa abbaziale benedettina risalente al XIII secolo, fu ampliata nel 1481 e quasi completamente ricostruita dopo il 1741 su progetto diPaolo Soratini da Lonato. All'interno, pregevole esempio di stile tardo barocco, sono conservati gli stalli lignei del coro (1642), interessanti dipinti di Pasqualino Rossi e l'organo di Gaetano Callido (1790). Nella cripta è conservato il sarcofago marmoreo con le reliquie diS.Romualdo, fondatore dell'Ordine Camaldolese, morto nel territorio comunale, in località Val di Castro (Poggio San Romualdo). Interessante il chiostro, di elegante stile rinascimentale, realizzato nel sec. XVI. Riaperta al culto dopo i restauri dovuti al sisma del 1997.

Chiesa di Sant'Onofrio o Scala Santa
Costruita nel 1407 e ricostruita nel 1727. Vi si possono ammirare pregevoli opere lignee, un Crocifisso di fine Trecento di scuola tedesca, un Ecce Homo quattrocentesco ed un affresco del sec. XV del Maestro di Staffolo. Molto cara alla devozione perché vi si conservano frammenti della Scala Santa di Roma.

Chiesa di Sant'Agostino
Della fabbrica tardo-duecentesca, oltre all'architettura esterna e al pregevole portale si conservano le due importanti cappelle gotiche interamente affrescate agli inizi del XIV secolo dal Maestro di Sant'Emiliano, pittore di scuola giottesca riminese. Nel chiostro si trova l'oratorio dei Beati Becchetti, che conserva un interessante Lignum Vitae dipinto dall'importante pittore tardogotico Lorenzo Salimbeni da San Severino Marche (inizi XV secolo). La chiesa fu riscostruita nel 1678.

Chiesa di Santa Caterina
Situata a Castelvecchio, dove sorgeva l'antichissima Chiesa di San Giorgio, è officiata dai Padri Minori Conventuali. In essa ebbero sepoltura Guido e Chiavello Chiavelli signori di Fabriano (secoli XIV-XV). All'interno opere di Giuseppe Cades (Roma 1750-1799) provenienti dalla Chiesa di San Francesco non più esistente. All'interno dell'ex-monastero il chiostro, in laterizio, edificato probabilmente nel1473, data scolpita nello stemma degli Olivetani situato sul fianco destro della chiesa.

Collegiata di San Nicolò
Fondata dai Benedettini nella seconda metà del sec. XII, la chiesa collegiata fu ricostruita a partire dal 1630 su disegno del pisano Michele Buti. Notevole la facciata in laterizio, con loggia superiore a tre archi. Della chiesa medievale è visibile un affresco di Francescuccio di Cecco Ghissi (seconda metà del XIV secolo) e l'importante scultura lignea trecentesca raffigurante san Nicola da Bari, realizzata dal Maestro dei Magi di Fabriano. Insieme alla Cattedrale, la chiesa vanta la più ricca e importante collezione di tele manieriste e barocche: basterà ricordare i dipinti di Filippo Bellini (fine sec. XVI), Andrea Sacchi (sec. XVII), Giacinto Brandi (sec. XVII) e il celebre San Michele Arcangelo, magistrale opera del Guercino. Da visitare anche l'elegante chiostro barocco.

Edicola Chiesa Santa Maria del Piangato
Affresco raffigurante la Vergine col Bambino circondata da angeli di Ottaviano Nelli (1405 circa), restaurato nel 1993, già facente parte dell'omonima chiesa soppressa che si trovava in loco.

Chiesa di San Benedetto
Notevole monumento del secolo XIII, fu ricostruita tra il XVI e il XVII secolo e presenta un ricco interno barocco ampio e luminoso, a navata unica decorata da pregevoli stucchi e affreschi, è il più grande tempio in Italia dedicato al Santo fondatore dell'ordine dopo quello dell'Abbazia di Montecassino. Fondata da San Silvestro Guzzolini nel 1244 e ampliata nel 1290, fu ricostruita alla fine del Cinquecento. Elementi dell'edificio gotico sono murati sul fianco della chiesa. La facciata in cotto, incompiuta, è del 1764. All'interno si conserva una scultura in pietra di Martino da Cingoli (fine sec. XIII) raffigurante il Beato Giovanni dal Bastone. Gli stalli lignei del coro, in origine in Cattedrale, sono una preziosa testimonianza d'intaglio fiorentino di epoca tardogotica. Preziose le testimonianze figurative databili tra Cinquecento e Settecento con opere di Simone de Magistris,Orazio Gentileschi, Pasqualino Rossi, Giacinto Brandi, Francesco Vanni e altri.

Oratorio del Gonfalone
L'oratorio (secolo XIII, ricostruito tra Cinquecento e Settecento) presenta uno straordinario soffitto a cassettoni, intagliato e decorato in oro zecchino agli inizi del Seicento dallo scultore francese, lungamente attivo a Roma, Leonardo Scaglia. Alle pareti il ciclo di tele dedicato alla vita della Vergine è opera di Francesco Bastari (inizio XVII secolo).

Chiesa di Santa Maria Maddalena
Antico ospedale trecentesco, la chiesa, ricostruita nel 1858, conserva importanti affreschi del Maestro di Campodonico, geniale interprete della lezione di Giotto, di Allegretto Nuzi e laMaddalena penitente, indiscusso capolavoro di Orazio Gentileschi.

Palazzo del Podestà
Sorge nella centrale Piazza del Comune, è un edificio pubblico tipicamente medievale con una sua peculiarità nella tipologia a ponte, in ricordo della colmata dell'antico fiume cittadino che scorreva sotto di esso, e dell'unificazione dei quattro quartieri cittadini. Eretto nel 1255, interamente in pietra bianca di Vallemontagnana, modificato più volte, è costituito di tre corpi di fabbrica, dei quali quello centrale presenta il caratteristico voltone ogivale di sottopasso della strada e le eleganti trifore. Al di sotto dell'arcone restano interessanti affreschi (XIII-XIV secolo) che rappresentano scene di guerrieri in battaglia e un'enigmatica ruota della fortuna mossa da una figura femminile.

Fontana Sturinalto
Fu commissionata nel 1285 a Jacopo di Grondolo, l'architetto che aveva progettato la Fontana Maggiore di Perugia. Non a caso la fontanafabrianese, cosiddetta "Sturinalto", denota una grande somiglianza con quella della straordinaria fontana umbra decorata da Nicola eGiovanni Pisano.

Palazzo del Comune
Risale al 1350 circa. Ricostruito nel 1690, è l'antica dimora dei Chiavelli, signori della città fino al 1435, e conserva l'androne voltato a crociera del XIV secolo e, nel cortile, il lapidarium con epigrafi e cippi provenienti dai municipi romani di Attidium (Attiggio), Tuficum (Borgo Tufico) e Sentinum (Sassoferrato).

Loggiato San Francesco
Edificato nella metà del Quattrocento su progetto del celebre architetto rinascimentale Bernardo Rossellino, giunto a Fabriano nel 1450 insieme a papa Niccolò V ed alla sua corte, che si rifugiò a Fabriano per sfuggire alla peste, il loggiato fu pensato per collegare l'imponente chiesa di San Francesco (edificata nel 1292 e demolita nel 1864) alla scenografica piazza del Comune. Fu prolungato alla fine del Seicento, con l'aggiunta di sette arcate alle primitive dodici. Nel 1790 fu collegato al contiguo Palazzo Comunale. Fu aperto al pubblico godimento dal1818.

Ex ospedale di Santa Maria del Buon Gesù
Fondato da San Giacomo della Marca nel 1456 per riunirvi gli ospedali cittadini, è un elegante esempio di architettura tardogotica. Nella chiesa annessa è venerato il pregevole stendardo della Madonna del Buon Gesù, dipinto intorno al 1460 dal Maestro di Staffolo. Allo stesso pittore locale si debbono gli affreschi visibili sotto il portico. All'interno la chiesa conserva affreschi del fiorentino Andrea Boscoli, realizzati agli inizi del XVII secolo.
Parte di un antico ospedale (1316) situato nella piazza del Mercato (attuale piazza Garibaldi), centro economico della città nel Medioevo, conserva sulla facciata emblemi in pietra dell'Arte dei Calzolai e un affresco di un allievo di Allegretto Nuzi databile all'ultimo quarto del Trecento. Di fronte è visibile la pregevole fontana della piazza (seconda metà del XV secolo).