FERMIGNANO (PU)

Risalendo il fiume Metauro dal mare verso la montagna si incontra, in uno dei punti più suggestivi, un ponte romano sovrastato da una torre: è qui che Torquato Tasso scrisse l'Ode a Metauro, descritto nei suoi versi come “ricco di storia quanto di acque”.

Siamo a Fermignano, nell'Alta Valle del Metauro, a due passi da Urbino, e i simboli del comune sono proprio l’alta Torre Medievale delle Milizie ed il bellissimo ponte a tre arcate, di origine romana, che attraversa una suggestiva cascata.

NATURA

Il territorio comunale si estende fino alla Gola del Furlo, il Grand Canyon italiano.

Si tratta infatti di una splendida ed antichissima gola, corrosa e modellata nel tempo dalle acque del fiume Candigliano.

Gran parte del suo territorio appartiene alla Riserva Naturale Statale “Gola del Furlo” , una delle tre aree naturali della Provincia di Pesaro Urbino.

Il Passo del Furlo è stato inoltre teatro di numerose vicende storiche. Nel 76 d.C. l’imperatore Vespasiano fece scavare il traforo (in latino forulum, da cui Furlo) a fianco della piccola galleria sempre di epoca romana.

Nel territorio di Fermignano si trovano anche la chiesetta di Santa Maria delle Grazie (XV sec.), i resti del profilo di Mussolini e la diga della centrale idroelettrica la cui costruzione iniziò nel 1919.

LA STORIA

La Torre Medioevale delle Milizie è alta 24 metri dalla bella pavimentazione in pietra di Piazza Giorgiani ma raggiunge addirittura i 30 metri circa dal fiume.

Ai viandanti che seguivano quella via doveva apparire proprio imponente, a difesa di quello strategico luogo di transito, costruita appositamente dai Duchi del Montefeltro intorno al 1300.

Insieme al ponte, ha dato origine dal punto di vista storico al Castello di Fermignano.

Nell’edicola sacra al centro del ponte si può ammirare un affresco di fine '400 raffigurante la Madonna con Bambino, mentre subito al di là del ponte l’edificio del Mattatoio (1870) oggi convertito in Museo dell’Architettura.

Il bel centro storico è uno scrigno di tesori tutti da scoprire, che tra vie e vicoli si aprono agli occhi dei visitatori: dalla chiesa di Santa Veneranda, la protettrice del paese, a quella di Santa Maria Maddalena, con pregevoli quadri al loro interno, fino ai palazzi storici che testimoniano una storia importante, tra cui spicca Palazzo Calistri, prima sede del comune.

La storia di Fermignano però è ancora più antica, così tanto che le cronache si fondono con la leggenda: pare, infatti, che la famosa Battaglia del Metauro fu combattuta proprio nella piana di San Silvestro, dove le truppe dei consoli romani, Claudio Nerone e Livio Salinatore, sbaragliarono l’esercito del condottiero cartaginese Asdrubale, fratello Annibale.

La leggenda vuole che sulla collina di Montelce vi sia la tomba del condottiero cartaginese.

Allargando lo sguardo fuori dal centro cittadino emergono le pievi e le abbazie, come quella di San Silvestro, di San Giovanni Battista e l’Abbadia dei Monaci, segno di un territorio antico e operoso, oggi raccolto nel comune di Fermignano.

IL PAESE DELLA RANA

Fermignano si colora con il Palio della Rana, una tradizione antichissima che porta in piazza le sette contrade del paese a sfidarsi in una gara di abilità con degli “scariolanti” che devono correre per 170 metri con una rana “appoggiata” sulla carriola, andandola a recuperare e riposizionare nel caso il simpatico animaletto voglia saltare.

Intorno a questa gara nascono tantissime attività con rievocazioni storiche, laboratori, artisti, arcieri ed anche stand gastronomici dove mangiare i piatti della tradizione cucinati dalle vere massaie fermignanesi, come rane fritte e in porchetta, tagliatelle al sugo di rana oltre ad altri piatti tipici come i sughi di cacciagione, i passatelli o i cappelletti.

DA VEDERE

Il Complesso Monumentale Torre Medioevale e Ponte Romano

Si tratta di una monumentale struttura a tre archi, costruita in blocchetti di pietra disposti in bassi filari e con tratti di restauro a mattoni.

La Torre pare essere una tipica fabbrica medioevale, forse poggiante su fondazioni presumibilmente romane.

Ponte e Torre sono strettamente collegati e sembrano costituire un unico complesso monumentale, di fondamentale importanza strategica nel contesto della viabilità medioevale

Ai piedi della Torre è posta la fontana pubblica detta “Mascherone” costruita nel 1886.

A metà del Ponte è da segnalare un’edicola eretta, pare, in occasione di un intervento effettuato sul ponte stesso nella seconda metà del 400 per volere di Federico da Montefeltro e sotto la direzione di Francesco di Giorgio.

Al suo interno si può ammirare una Madonna col Bambino di fattura tardo-quattrocentesca.

La Torre Medioevale è visitabile su prenotazione

Il lavatoio del sec.XIX

I lavatoi risultano coevi al mattatoio e vengono poi inglobati in un edificio risalente alla prima metà del XX sec.

I lavatoi sono visitabili su prenotazione

L'ex Mattatoio

Risale alla 2° metà del XIX sec. come risulta dalla delibera del consiglio comunale del 15 Agosto 1870. 

Il 3 agosto 1870 viene approvata la costruzione dell'ammazzatoio fuori dell'abitato e decisa la vendita della casa del macello. 

L’ex mattatoio è visitabile su prenotazione

L'ex Cartiera

Struttura di grande rilievo economico e interessante esempio di archeologia industriale.

Costruita probabilmente dai fabrianesi.

La data di nascita è incerta ma si sa della sua esistenza dal 1300.

Nel 1434 la cartiera fu data in affitto da Guidantonio da Montefeltro a tal Antonio di Venanzo da Fossombrone ad un prezzo altissimo.

Lo stabilimento produsse carta ininterrottamente per quasi mezzo millennio, sia la carta fina che quella di fioretto.