FOSSOMBRONE (PU)


La cittadina di Fossombrone a 118 m s.l.m. è il maggior centro della media val Metauro ed è caratterizzato da un centro d'impronta medievale disteso sul pendio di un colle e dominato da una Cittadella e dai ruderi della Rocca malatestiana. La parte moderna del paese si estende sulla pianura su entrambi i lati del fiume Metauro mentre la zona industriale si trova lungo la via Flaminia, dopo la località San Martino del Piano in direzione di Fano.

DA VEDERE

Chiesa di San Filippo.

L'edificio si trova sul lato sinistro del corso, fu edificato tra il 1608-13 dai forsempronesi per voto pubblico alla nascita del duca Federico Ubaldo figlio di Francesco Maria II Della Rovere.
La facciata della chiesa è rimasta incompiuta mentre l'interno barocco ha stucchi attribuiti al plasticatore Tommaso Amantini. Questa chiesa barocca è utilizzata come ambiente per concerti e manifestazioni artistico-culturali promossi dal comune e dall' Associazione Vernarecci: che ne cura attualmente la gestione.

Chiesa di Sant'Agostino.

La chiesa si trova sempre sulla sinistra di corso Garibaldi, edificata nel XIV secolo mentre alla fine XVIII secolo fu ampliata e sopraelevata. La facciata a capanna è caratterizzata da un grande portale d'arenaria e di due finestre murate del Seicento, si trova anche lo stemma malatestiano e quello della corporazione Delli Spetiali (XIV secolo), il portone in legno possiede le statue di Sant'Agostino e Santa Monica risalenti al XVII secolo. L'interno ad una navata e movimentato da alte colonne, recentemente riportato alla sua originale colorazione, conserva l'altare principale del 1802, la tela della Natività opera di Federico Zuccari, sopra l'ingresso vi è la tela rappresentante Madonna e santi di scuola bolognese secolo XVIII. Nel primo altare a sinistra si trova la rappresentazione della Madonna della cintura coi Santi Monica e Agostino tela di Giovanni Francesco Guerrieri.

Chiesa di San Francesco.

La chiesa situata di fronte piazza Dante e al parco fu edificata nel XVIII secolo al posto di un'altra dedicata aSanta Francesca Romana. L'alta facciata incompiuta conserva nella lunetta del portale un bassorilievo in arenaria, opere di Domenico Rosselli (XV secolo) raffigurante la Madonna con Bambino e i Santi Francesco e Bernardino purtroppo gravemente danneggiato durante l'ultimo conflitto. L'interno della chiesa ad una navata è in stile neoclassico e conserva sull'altare maggiore la tela del Guerrieri raffigurante Gesù Crocifisso coi Santi Francesco e Girolamo e un crocifisso ligneo del XVII secolo.

Palazzo vescovile.

L'edificio è situato dopo il palazzo Comunale, fu eretto a partire dal 1479 per volere dell'allora vescovo di origine urbinateGirolamo Santucci che chiamò a lavorarvi maestranze già impegnate nella costruzione del Palazzo Ducale di Urbino tra i quali Domenico Rosselli. Il palazzo nel tempo ha subito notevoli rimaneggiamenti ma ancora oggi la facciata a bugnato conserva l'originario stile rinascimentale, questa un tempo provvista di portico è divisa da una cornice che funge da balconcino alle finestre del primo piano le quali sono sormontate da un fregio e da timpani triangolari e semicircolari in alternanza. L'interno è caratterizzato dal grande salone d'onore con fregio a ghirlande e stemmi di tutti i vescovi fossombronesi e dalla cappellina privata che conserva una Crocifissione, affresco attribuito aBartolomeo di Gentile datato al 1493.

Cattedrale.

L'interno è ampio ed ha tre navate; in quella di destra vi è il battistero con statua lignea del Cristo Risorto del XVII secolo. Nella stessa navata vi sono due tele: una Madonna con Bambino ed i Santi Francesco e Giuseppe del Guerrieri; ed una Madonna con i Santi Anna e Aldebrando e vista di Fossombrone di Claudio Ridolfi. Nella navata di destra si trova l'affresco della Madonna della provvidenza di Guido Palmerucci risalente al XIV secolo, ed un crocifisso del XVII secolo. Alla fine della navata si trova la cappella della Madonna del rosariocon altare in marmo pregiato e tela del Guerrieri raffigurante la Madonna col Bambino e Sant'Anna, datata al 1627. Di pregio sono i cori in noce dietro l'altare maggiore e nel presbiterio. Sotto l'altare sono custodite le spoglie di sant'Aldebrando. L'abside è occupata da una tela del XVIII secolo rappresentante la Santissima Trinità. La sagrestia dei canonici, già abside dell'antica chiesa, custodisce un'ancónain pietra delle cesane, opera di Domenico Rosselli datata 1480 e un dossale d'altare, raffigurante la Madonna, i santi apostoli Pietro e Paolo, e i santi locali Aldebrando e Biagio.
Caratteristico dell’edificio è la meridiana che si trova nel pavimento della navata di destra, opera di Sempronio Pace del 1780.

San Aldebrando.

La chiesetta si trova nel cortile della vecchia rocca risale al XVIII secolo e nonostante le sue forme barocche conserva in una cappella, resto dell'antica omonima cattedrale, gli affreschi di Antonio Alberti da Ferrara narranti le storie del santo e databili alla prima metà del XV secolo; da questo punto si può ammirare il panorama di tutta la val Metauro dal Furlo al mare. In fondo alla navata destra si può trovare un bellissimo calendario solare dove, ogni giorno a mezzodì, un raggio di sole indica in quale segno zodiacale ci si trova e l'altitudine del sole stesso sull'orizzonte

Chiesa di S. Antonio.

Sorge nel quartiere omonimo, sull'altra sponda del Metauro ed è originaria del secolo XIV, ma fu completamente rifatta nel secolo XIX ed in quell'occasione le fu cambiato orientamento: l'attuale vestibolo all'ingresso era in realtà l'abside quadrangolare, tuttora coperta da una volta a crociera con costoloni. Negli ultimi anni ha subìto dei restauri che hanno evidenziato, specie all'esterno, i vari palinsesti architettonici che si sono succeduti dalle origini fino al secolo scorso.

Colle dei Cappuccini.

Su un colle di 329 m s.l.m., sul lato opposto a Fossombrone, si trova la chiesa di San Giovanni Battista, ora santuario del Beato Benedetto Passionei, del XVI secolo, con annesso convento dei Padri Francescani Cappuccini, uno dei primissimi dell'ordine. Il luogo è chiamato anche Colle dei Santi, perché fu dimora di parecchi religiosi santi: Beato Benedetto, San Giuseppe da Copertino, San Serafino da Capradosso.