FRONTINO (PU)


Fratte Rosa è arroccata sulla cima di un colle a 419 m s.l.m., in una cornice panoramica tra le più belle della provincia di Pesaro e Urbino, posta a cavaliere tra le medie valli del Cesano e del Metauro.

DA VEDERE

San Girolamo

È un logo in cui la scienza si mescolò con la cultura,  nelle stanze, infatti, dimorarono frati che nello spirito del loro ordine tradussero e tramandarono antichi testi di grande valore per tutta la cultura occidentale.
Il portale d’ingresso alla chiesa, reca al centro in bassorilievo il trigramma bernardiano, adottato adesso come stemma della residenza.
All’interno la sala conserva cinque altari, in particolare l’altare maggiore con la tavola di Giovanni Bernardino da Longiano.
L’opera presenta la vergine in trono che tiene sulle ginocchia il Bambin Gesù;
Gli altari minori sono dedicati alla Vergine delle Grazie, alla Beata Vergine Maria del Rosario (1582), alla Madonna di Loreto e l’ultimo con l’immagine del Cristo Crocifisso.
La chiesa non ha subito gravi manipolazioni all’infuori del campanile, le cui campane furono rifuse a Bologna nel 1887.
Al piano terra oltre al chiostro che conserva un ciclo di affreschi recanti leggende rimate, è stato recuperato l’antico refettorio decorato con motivi  pompeiani. Negli affreschi è raffigurata l’Ultima Cena e San Girolamo dedito alla lettura. 

Convento di Montefiorentino

All’esterno lungo il viale alberato che lo incornicia si trova un scultura d’acqua di Franco Assetto, il piccolo cimitero e il grande crocefisso in legno ed una croce in legno eretta su un’antica macina da grano del periodo ottocentesco.
Al suo interno è  di notevole importanza la Cappella dei Conti Oliva, a pianta quadrata, con un prezioso pavimento a piastrelle maiolicate, dagli storici definita come “ una istantanea delle arti toscane del periodo di fine ‘400”.
L’architettura in stile rinascimentale si caratterizza  per i suoi archi che sembrano rispecchiarsi  l’uno nell’altro , le profilature in pietra grigia, le finestre rotonde, i sepolcri marmorei finemente scolpiti.
Pur non esistendo documenti certi riguardanti la cronologia della cappella, in  essa si possono comunque trovare delle date significative: il 1484 nell’iscrizione dedicatoria di Carlo Oliva, scolpita nel fregio che corre tutt’attorno al vano; il 1478 e il 1485 rispettive date di morte Sui sepolcri di Gianfrancesco Oliva e Marsibilia Trinci; il 1489 nella pala dell’altare.
Sull'altare è posta una Madonna con Bambino e Santi, opera del pittore urbinate  G. Santi padre del più noto Raffaello Sanzio.
Sono inoltre di particolare interesse una cantoria lignea e un Coro in noce scolpito, opere del XVII secolo e due stalli con inginocchiatoi intarsiati dallo Zucchino ( 1493 ).  
Da qualche anno il convento di Montefiorentino è sede della cerimonia di consegna del Premio Nazionale di Cultura 'Frontino-Montefeltro', prestigioso riconoscimento assegnato ai maggiori scrittori marchigiani.
Il convento francescano di Montefiorentino è meta obbligata dei viaggiatori amanti dell’arte e della storia.
Nel convento sono state girate diverse scene del film "Asini"

Chiesa dei Santi Pietro e Paolo

con tela del Cimatori 'Madonna col Bambino e Santi'

Museo del Pane

Il Mulino, recentemente restaurato, è alimentato dalle acque del Torrente Mutino. E’ stato per secoli impianto di notevole importanza al quale si veniva a macinare da molte comunità circostanti, anche estere.