MONSAMPAOLO DEL TRONTO (AP)


Il comune sorge su una collina Centro del subappennino marchigiano, Monsampolo sorge su un terreno collinoso a 184 m s.l.m. a ridosso della Salaria sulla riva sinistra del fiumeTronto. Si trova pressappoco a metà strada fra il capoluogo Ascoli Piceno e la costa adriatica dalla quale dista circa 8 km. Monsampolo è un tipico esempio di borgo fortificato che ancora conserva l’impianto che gli diede il Comune tra il XIV e il XV secolo. 

DA VEDERE

La porta da monte detta Maggiore in relazione al suo grande arco ottenuto mediante la dilatazione dell’ingresso originario. I torrioni rompitratta posti lungo la camminata sotto le mura sono facilmente individuabili. Alla base del torrione meglio conservato, si possono ancora osservare le bombardiere riconoscibili dal foro circolare acconciato con laterizi disposti a raggiera.

La porta da mare (o Arco della Morte cosi’ chiamato, perchè in tempi antichi qui sotto venivano effettuate esecuzioni mediante impiccagioni), è caratterizzata da un suggestivo androne con volta a crociera rastremata verso la porta ogivale. La porta è sormontata da un incasso rettangolare che ospitava uno scudo fregiato degli emblemi del potere. 

I torrioni d’angolo Dalla Porta da Mare si scende nell’Aia dei Mattoni per ammirare dal basso il torrione angolare più interessante del Borgo. In origine le sue mura erano a piombo, nel XV secolo, per aggiornare l’obsoleto torrione ai più moderni canoni dell’architettura militare, il Comune affidò ai maestri lombardi la realizzazione di una imponente scarpatura. Lo scopo era di contrastare la dirompente forza di penetrazione delle palle di bombarda. Nella prima metà del XVI  il torrione fu ingentilito con lo sviluppo di un’elegante loggia dalle spiccate caratteristiche civili, oggi sostituita da un ampio balcone in cemento.
L’altro torrione d’angolo ha subito nei secoli trasformazioni, perdendo ogni carattere militare dell’apparato sommitale. Da questo torrione si dipartiva il muro di cinta del versante orientale del borgo che andava a ricongiungersi con il castello antico di Terra Vecchia.

L’antica torre di massimo avvistamento, risalente al sec.XIV, assolveva a funzioni di controllo del territorio comunale e di vedetta. E’ possibile accedere al suo interno per gustare il fascino medievale assicurato dalle feritoie, dalla volta gotica e dalla botola che immette nella battagliera, in origine dotata di merli e campana d’allarme.

Percorsi Ipogei

120 metri di camminamenti ipogei percorribili, situati sotto il colle di Terra Vecchia. All’ingresso vi è un grosso ambiente rettangolare in mattoni provvisto di volte a crociera che si collega ad un altro ambiente situato proprio sotto palazzo Guiderocchi caratterizzato da volte a botte e da due fosse circolari scavate nel terreno interpretabili come silos o granai. Nei riempimenti dei butti, provenienti da due grosse aperture rintracciate in corrispondenza delle pavimentazioni del pian terreno dei Palazzi, sono stati trovati soprattutto frammenti di ceramica da mensa tra cui sono riconoscibili: maioliche policrome, maioliche bianche, invetriate, riconducibili al XV secolo fino al XIX. Tra le tipologie sono presenti catini, boccali, ollette, scodelle, piatti, coperchi, pentole, tazzine che si riferiscono per lo più a ceramica da mensa e da conserva.

Abazia di S. Benedetto in Tronto

conserva elementi architettonici che datano la sua fondazione all’Altomedioevo (VIII-IX secolo)

L’ex Convento di S. Francesco  e Museo Civico 

complesso architettonico cosi strutturato: una grande chiesa dedicata al SS. Crocifisso con attiguo convento costruito su due piani, con annesso chiostro tutto affrescato, esternamente degli orti.
Il museo è ospitato in alcune sale del piano terra

Museo Laboratorio di Archeologia  

è collocato in suggestivi spazi all’interno della cinta fortificata rinascimentale della città. Nella Sala A, dedicata al rito funebre nel mondo antico, sono esposte due tombe di epoca romana ed i reperti rinvenuti nella necropoli romana di contrada Comunanza, con altri materiali di epoca romana rinvenuti nel territorio di Monsampolo durante alcuni lavori agricoli. Nelle sale B – C - D, dove sono descritti gli scavi di una capanna dell’età del bronzo e diuna casa di terra di epoca picena, sono esposti numerosi reperti piceni, per lo più relativi alla vita quotidiana, alla tessitura, al gioco, e all’ornamento. Sono inoltre esposte spade, monili ed oggetti di un corredo funebre femminile di epoca picena.

Museo della Cripta 

Sono stati portati alla luce oltre 20 corpi umani mummificati. In maggioranza si tratta di mummie “naturali” cioè di resti conservatisi per un processo spontaneo di mummificazione. Le condizioni climatico-ambientali hanno eccezionalmente permesso di conservare i corpi, ma anche gli abiti realizzati con fibra vegetale. L’esame delle vesti ha messo in evidenza lo straordinario stato di conservazione delle fibre tessili, canapa, lino e ginestra. Tra i pezzi ritrovati: abiti femminili, gilet maschili, calze, cuffie, camicie. Sono ricchi di particolari come bottoncini, preziosi merletti e ricami. I corpi sono stati ricomposti negli ambienti ove sono stati trovati, nella cappella della “Buona Morte” e nell’attigua cripta.