MONTECOPIOLO (PU)



 E’ un comune prevalentemente montano a 925 m s.l.m., solcato dal fiume Conca e dal torrente Mazzocco. Comprende la vetta del monte Carpegna (1415 metri) e si estende per l’alto bacino del fiume Conca inglobando i monti Palazzolo e Boaggine. Il comune è rinomato per i percorsi naturalistici e per l’abbondante innevamento del periodo invernale, è per questo dotato di diversi impianti di risalita.

DA VEDERE

Area Archeologica

Il castello medievale di Montecopiolo, vale veramente una visita, non solo quale testimonianza archeologica, ma anche per lo stupendo panorama che si gode dai 1030 metri dello sperone roccioso su cui è posto.

Monte Boaggine

l nome Monteboaggine significa “Monte dei buoi” per il pascolo dei bovini che dai tempi antichi si pratica su questo territorio. Oggi comprende gli abitati di Calvillano, Ville, Cisterna, Capraia, Case Nanni, Serra Nanni, Ponte Conca, Cacciamarra e l’Eremo della Madonna del Faggio, col il santuario, meta di tanti pellegrini e la presenza di moderni impianti sciistici.
Una perla del luogo è l’antico castello di Monteboaggine, di cui oggi rimangono la Torre campanaria e alcune tracce dell’antico borgo e della chiesa. Prima di arrivare al castello, sulla destra, si trova un piccolo cimitero in uso fino agli anni

L'eremo della Madonna del Faggio

Il Santuario della Madonna del Faggio si trova nel cuore del Parco Sasso Simone e Simoncello. La leggenda racconta che tra i pascoli del monte, un giorno, due pastorelli furono aiutati dall’intervento miracoloso della Madonna che apparve loro come immagine sacra su un faggio. Si volle trasportare l’immagine a valle, in paese, per poterla onorare a dovere. Miracolosamente il giorno dopo l’immagine sacra si trovava di nuovo sul faggio. Era segno che si doveva erigere un santuario in quel luogo e dedicarlo alla Vergine. La chiesa che esisteva già nel 1200, come testimoniano documenti, era ben diversa da com’è attualmente; anticamente fu una semplice celletta e venne anche chiamata “Eremo di Santa Maria della Cella”. L’intervento di ristrutturazione più recente risale al secondo dopoguerra: in questa occasione vennero ampliati i vecchi locali, vennero costruiti un portico per l’accesso separato all’eremo ed un nuovo campanile al posto dell’antica celletta. Questi interventi hanno purtroppo portato alla completa distruzione dell’antico originario edificio del XIII secolo. Nel santuario è conservata una statua lignea della Madonna, probabilmente antica quanto la celletta. Alcune testimonianze del 1578, sulla necessità di un suo restauro, ce la fanno datare sicuramente molto prima di quella data.

Faggeta di Pianacquadio

Il bosco è l’ultimo lembo importante di quell’immensa faggeta che un tempo ricopriva la sommità del Monte Carpegna. Si tratta di un bosco unico nel centro Italia costituito oltre che da faggi plurisecolari anche da esemplari di acero montano, di acero riccio, di acero napoletano, di acero campestre, di tiglio e di sorbo montano. Nello strato arbustivo si possono osservare la fusaggine montana, il maggiociondolo alpino, il nocciolo, il biancospino, il ciliegio volpino.

Cascatelle del Fiume Conca

Un piccolo angolo incontaminato del Montefeltro raggiungibile da un breve sentiero Parco Simone. Il luogo rimane racchiuso nella magia della natura nonostante sia vicino a piccoli borghi ancora abitati da chi prima viveva e lavorava in sinergia con il Torrente Conca. Nei pressi di Ponte Conca il fiume forma deliziose cascatelle che rendono suggestivo questo scorcio di paesaggio.