OFFIDA (AP)


Centro del subappennino marchigiano, il cui territorio è posto interamente tra le valli del fiume Tesino (a nord) e del fiume Tronto (a sud). Il centro abitato deve la sua pianta irregolare allo sperone roccioso sul quale sorge a 293 m s.l.m., ritagliato dai due rami sorgentizi del torrente Lama, affluente di sinistra del Tronto.

DA VEDERE

Palazzo Comunale

Costruito tra il XIII e il XIV secolo (torre centrale merlata). La facciata è preceduta da un portico a 7 arcate con un'elegante loggetta a 14 arcate alzata nel XV secolo. All'interno vi è una piccola pinacoteca con opere di Pietro Alamanno e Simone de Magistris da Caldarola. Nell'archivio storico comunale si conserva, tra l'altro, il catasto pergamenaceo mutilo del XIV secolo forte di ben 70 pergamene in caratteri gotici.

Teatro Serpente Aureo 

fu costruito nel 1820 demolendo parte dell'antica casa comunale della quale è rimasto l'elegante portico quattrocentesco a fungere da facciata. Ampliato e decorato poco dopo l'unità d'Italia con stucchi dorati e dipinti a tempera. Con pianta "a boccascena" o a "ferro di cavallo" tipica dei teatri settecenteschi conta tre ordini di diciassette palchetti e un loggione diviso in quindici parti

Mura Castellane

Si conservano ancora l’antico torrione che difendeva l’entrata della città, una torre quadrata ed ancora un altro torrione, di forma cilindrica, tutti del sec. XV.

Chiesa di Santa Maria della Rocca.

È uno dei maggiori monumenti dell'intera regione Marche. Sita all'estremo occidentale dell'abitato, risulta circondata su tre lati da altrettanti dirupi che la ritagliano esaltandone l'imponenza e aprendola allo sguardo di due vallate. La grande costruzione in laterizio in stile romanico-gotico si deve al Maestro Albertino che la eresse nel 1330 sulla preesistente piccola chiesa benedettina.

Santuario di Sant'Agostino.

In seguito all'arrivo delle reliquie relative al Miracolo Eucaristico di Lanciano, l'originale chiesa della Maddalena venne sostituita da una chiesa più grandiosa. La facciata è barocca (1686). L'interno fu modificato e ampliato nel XVIII secolo con pianta a croce latina, con cupola entro tiburio e una veste tardobarocca di stucchi e arredi lignei pregevoli (coro e confessionali in radica di noce). Sempre nell'interno si conservano una preziosissima croce reliquiaria (la "croce santa"), opera in argento dorato realizzata a Venezia nel '300 e un altro reliquiario di arte marchigiana del Quattrocento.

Monastero di San Marco.

Sorto come monastero francescano nel '300 su un preesistente sito benedettino, ha vissuto diversi cambiamenti nel corso dei secoli. Dal 1655 ospita le monache benedettine mentre l'attuale chiesa di San Marco in stile barocco fu fatta costruire nel 1738. Il lato sud su piazza Baroncelli, oltre al portale a edicola di accesso alla chiesa (1574) presenta gli originali archetti gotici e monofore chiuse, così come sul lato nord che però non è visibile perché racchiuso dalle mura di cinta del monastero. Nel monastero sono conservati alcuni affreschi del XIV-XV secolo, una croce lignea policroma e una croce reliquiario di pietra e perle preziose.

Chiesa Collegiata.

Costruita tra il 1785 e il 1798 ; ha un interno in stile neoclassico Luigi XVI e una facciata realizzata solo alla fine dell'Ottocento in stile eclettico di laterizio e travertino. All'interno, fra l'altro, vi si conservano un cofanetto ligneo duecentesco con 26 figurette eburnee di arte settentrionale, una croce astile del '300, un reliquiario del '400, un gruppo ligneo del '500, un crocifisso ligneo, pitture dei secoli XIV, XV e XVI. Il coro intagliato con colonnine tortili e specchi in radica di Verona a due ordini di 14 stalli fu realizzato per la chiesa di Santa Maria della Rocca ma venne trasferito nel 1794 nella Collegiata, insieme alle reliquie di San Leonardo di Noblac conservate in un'urna posta all'interno dell'altare maggiore, anch'esso in legno.