RECANATI (MC)


Recanati sorge sulla cima di un colle, la cui cresta tortuosa è quasi pianeggiante, a 296 m s.l.m., tra le valli dei fiumi Potenza e Musone. Il mare Adriatico, oltre il quale quando l'aria è chiara si vedono i monti della Dalmazia, è ad una decina di chilometri ad Est della città.

DA VEDERE

Palazzo Leopardi:

è la casa natale del poeta. Tutt'oggi il palazzo è abitato dai discendenti e aperto al pubblico. Esso venne ristrutturato nelle forme attuali  verso la metà del XVIII secolo.

L'ambiente più suggestivo è senza dubbio la biblioteca, che custodisce oltre 20.000 volumi, tra cui incunaboli ed antichi volumi, raccolti dal padre del poeta, Monaldo Leopardi.

Piazzetta del Sabato del Villaggio:

sulla quale si affaccia Palazzo Leopardi. li vi si trova la casa di Silvia e la chiesa di Santa Maria in Montemorello (XVI secolo), nel cui fonte battesimale fu battezzato Giacomo Leopardi nel 1798.

Colle dell'Infinito:

è la sommità del Monte Tabor da cui si domina un panorama vastissimo verso le montagne e che ispirò l'omonima poesia composta dal poeta a 21 anni. All'interno del parco troviamo il Centro Mondiale della Poesia e della Cultura, sede di convegni, seminari, conferenze e manifestazioni culturali.

Palazzo Antici-Mattei:

casa della madre di Leopardi, Adelaide Antici Mattei, edificio dalle linee semplici ed eleganti con iscrizioni in latino.

Torre del Passero Solitario:

nel cortile del chiostro di Sant'Agostino è visibile la torre, la cui cuspide a cartoccio fu decapitata da un fulmine nella metà del XIX secolo, resa celebre dalla poesia "Il passero solitario"

Chiesa di Santa Maria di Castelnuovo (XII secolo)

è la chiesa più antica di Recanati ed è appartenuta ai benedettini di Fonte Avellana. Nella lunetta del portale bizantineggiante vi è un bel bassorilievo del Mastro Nicola Anconetano firmato e datato 1253, raffigurante la Madonna in trono con San Michele e San Gabriele.

L' affresco raffigurante la Madonna con Bambino che si trova all'interno è attribuito a Pietro di Domenico da Montepulciano.

Castello di Montefiore:

costruito nel Basso Medioevo, si trova al confine con Montefano. Il Castello a pianta poligonale con quattro corpi in muratura ed è sovrastato da un'alta torre quadrilatera con merlature.

Nelle epoche successive subì notevoli opere di ampliamento.

Chiesa e chiostro di Sant'Agostino (XIII secolo)

fu costruita assieme al convento degli Eremitani di San'Agostino nel 1270 e rifatta un secolo dopo assieme alla cattedrale. Il portale in pietra d'Istria (1485) è di Giuliano da Maiano, mentre l'interno fu rifatto alla fine del XVII secolo su disegno del Ferdinando Galli da Bibbiena, con pale realizzate da Pomarancio, Pier Simone Fanelli, Felice Damiani e residui di affreschi di Giacomo da Recanati. Vi sono poi opere di Antonio Calcagni che qui è sepolto.

Caserma dei Carabinieri (XIV secolo):

A Recanati ha sede una delle caserme più antiche di tutta l'Arma dei Carabinieri.

Essa si trova all'interno del complesso conventuale diSant'Agostino. Assegnata all'Arma dopo l'assorbimento del suo territorio nel Regno d'Italia nel XIX secolo, pur con interventi di ristrutturazione operati da Ferdinando Bibbiena nel ' 600, la caserma ha conservato le originali forme trecentesche.

Con l'arrivo dei Carabinieri Reali un altro progetto di ristrutturazione del complesso previde l'allestimento della caserma al primo piano mentre il piano terreno e l'interrato furono destinati a carcere mandamentale.

Chiesa di San Vito:

l'attuale edificio fu costruito su un'antica chiesa romanico-bizantina e trasformata nelle forme attuali nella metà del Seicento su disegno di P.P. Jacometti.

Nel 1741 il terremoto danneggiò la facciata che fu rifatta su disegno del Luigi Vanvitelli, in cotto e con le colonne a spirale bicromate.

Della primitiva costruzione tre-quattrocentesca all'esterno conserva l'impianto absidale ed una torre campanaria incompiuta.

Nella cappella adiacente (inizio navata a destra) c'è l'oratorio con la tela del Pomarancio raffigurante la Presentazione al Tempio, due tele piccole di Pier Simone Fanelli, e l'Assunta del Latre.

Di notevole valore anche le tele di Felice Damiano da Gubbio (1582), di Giuseppe Valeriani(1550) e Paolo de Matteis (1727).

Concattedrale di San Flaviano (XIV secolo):

La porta principale è posta sulla fiancata laterale, non ha una facciata e il vasto interno è a tre navate con bellissimo soffitto a cassettoni in legno.

Ad esso è annesso il Palazzo Vescovile e le ex-Carceri. All'interno della Cattedrale vi è il sarcofago di Papa Gregorio XII ivi sepolto e il Museo Diocesano.

Chiesa di San Pietrino (XIV secolo):

la facciata è forse del Vanvitelli.

La Chiesa è della Confraternita degli Orti.

Chiesetta della Madonna delle Grazie (1456):

la chiesa fu costruita sul luogo in cui si dice comparisse la Beata Vergine ad una giovane albanese di nome Elena.

La chiesa e gli affreschi di Giacomo di Nicola da Recanati che vi si trovano richiedono un urgente restauro.

Chiesa di San Domenico (XV secolo)

il portale del 1481 è di Giuliano da Maiano.

All'interno si trova il San Vincenzo Ferreri in gloria 1513 di Lorenzo Lotto

Chiesa di Santa Maria di Varano (XV secolo):

Era chiamata anche "Chiesa degli Zoccolanti" dal nome "popolare" dei Frati Minori Osservanti, ossia Frati "zoccolanti".

Parte dell'allora convento divenne nel 1873 il pubblico cimitero, nel quale oggi vi è sepolto B. Gigli. Vi sono due tele . L'altare ligneo è del XVII secolo.

Palazzo Venieri:

Situato a cavallo delle mura urbiche, era concepito a metà fra residenza e castello urbano.

La corte rinascimentale, porticata su tre lati presenta colonne in pietra d'istria e raffinati capitelli con lo stemma cardinalizio.

Aperta ad ali sul paesaggio collinare, seguendo un modello che ritroviamo spesso in opere rinascimentali marchigiane, presenta un arco-balcone che si affaccia sul mare sopra il quale spicca un orologio con la scritta "volat irreparabile tempus".

Furono ospiti di questo palazzo due papi, Paolo III nel 1539 e Pio VII nel 1814.

Palazzo Mazzagalli

Chiesa di Santa Maria di Montemorello (XIII secolo):

All'interno sono conservate una tavola datata 1580 e una pala d'altare .

Chiesa dei Cappuccini:

fu costruita col convento nel 1618.

All'interno un quadro della Madonna di Loreto del Pomarancio e una tela attribuita al Caravaggio (La Madonna dell'insalata).

Chiesa di San Filippo Neri (XVII-XVIII secolo)

Chiesa di San Michele (XVIII secolo)

Chiesa di Santa Maria dei Mercanti (XVIII secolo)

Palazzo Masucci della Stella:

Palazzo Carancini (1719).

Porta Marina:

La sala presenta la curva a ferro di cavallo e quattro ordini di palchi.

Il boccascena è architravato, sorretto da binati di paraste decorate culminanti in coppie di mensoloni a modiglione.

Teatro de' Nobili